L'inchiesta della Procura di Pesaro nei confronti del medico nutrizionista marchigiano Guido Porcellini ha portato oggi ad una notizia clamorosa per il nuoto italiano e lo sport nazionale in generale.
Filippo magnini, campione del mondo dei 100 metri stile libero ed il collega di nazionale Michele Santucci, sono stati indagati dalla procura antidoping con l'accusa di uso o tentato uso di sostanze dopanti, con l'aggiunta per il campione pesarese del favoreggiamento.
Guido Porcellini, un'indagine complessa
Il medico nutrizionista Porcellini era stato rinviato a giudizio al termine dell'inchiesta conclusasi a marzo dai pm di Pesaro, assieme al dirigente di rugby, Antonio Maria De Grandis.
Porcellini, molto conosciuto nell'ambiente, collaborava da anni anche con Federica Pellegrini,con lo sciatore Giuliano Razzoli e con il tennista Fabio Fognini.
L'accusa era stata mossa per commercio di prodotti dopanti, quali l'ormone della crescita, rinvenuto durante una perquisizione e la pralmorelina, una formulazione con le stesse proprietà dopanti dell'ormone della crescita.
Inoltre l'accusa parlava di falso, di uso di medicinali guasti, tra le quali sostanze provenienti dalla Cina non certificate e contraffatte, ricettazione nonchè di prescrizione di farmaci dannosi per la salute.
Su Magnini però il gip Gasperini non aveva presentato prove a carico, così la sua posizione era stata archiviata.
Su Twitter il campione mondiale ha replicato immediatamente all'avvenimento e con un tweet parla di atto dovuto e del fatto che questa indagine della procura antidoping sia solo un accertamento rispetto alle indagini penali sul dietista Porcellini.
L'indagine comunque, dalle dichiarazioni dei Nas, pur ritenendo non provabile l'assunzione di sostanza proibite da parte di Magnini, precisava che certi prodotti sequestrati al Porcellini erano effettivamente stati offerti al campione azzurro.
Ciò che ad oggi non si può dimostrare è l'assunzione.
Duro colpo all'immagine di Magnini, testimonial di I'm doping free
Mentre il web si divide immediatamente tra colpevolisti e innocentisti, i due nuotatori azzurri tra qualche giorno saranno ascoltati a Roma e avranno l' ulteriore possibilità di fare chiarezza relativamente alla vicenda.
Sicuramente il danno di immagine che ne deriverà sarà enorme.
Ricordiamo che Magnini è testimonial della campagna "I'm Doping free", è sempre stato un paladino dello sport libero da contraffazioni e non si è mai rivelato morbido con i colleghi mondiali che venivano scoperti a fare uso di sostanze dopanti e illecite.