Le emozioni dell’addio alla Vuelta Espana con la vittoria sull’Angliru e la passerella per le strade di Madrid sono ancora sulle pelle degli appassionati di Ciclismo. Alberto Contador ha lasciato così le corse, da fuoriclasse autentico e regalando ancora spettacolo nella sua ultima recita così come in tutta la carriera. Proprio per questo suo modo di interpretare il ciclismo Contador è stato avvicinato a Marco Pantani tra i grandi del passato e il campione spagnolo non ha mai nascosto che proprio il Pirata era stato il suo idolo giovanile. Ora Contador ha raccontato un curioso aneddoto riguardante un veloce incontro con Pantani durante una corsa.

Contador e Pantani alla Klasika Primavera

Il campione spagnolo ha rivelato l’episodio in un’intervista concessa a Cyclingnews, una delle tante che sta rilasciando da quando ha lasciato il ciclismo. Era il 2003 e Contador era un ventenne alle primissime apparizioni tra i professionisti. Pantani era il suo idolo di sempre, il campione che amava e che sognava di emulare. In quella primavera del 2003, mentre il futuro fuoriclasse spagnolo si affacciava al mondo del grande ciclismo, il Pirata stava vivendo le sue ultime e faticose corse, tra mille problemi e vicissitudini. Alla Klasika Primavera di Amorebieta, una corsa basca del mese di aprile, Contador ebbe l’occasione di gareggiare insieme a Pantani.

Una volta partita la corsa lo spagnolo si affrettò a cercare il suo idolo tra i corridori del gruppo. “Gli dissi: sono Alberto Contador, è un onore conoscerti” ha ricordato il campione spagnolo a Cyclingnews. “Lui in modo molto gentile mi ringraziò molto” ha continuato Contador, che poi ha parlato a lungo della sua ammirazione verso il Pirata.

“L’ho visto in tv e poi ho studiato i suoi video. Con lui tutto poteva succedere, anche un attacco da kamikaze da distanza e questo ha dato grandi emozioni. Ha vinto un Giro e un Tour ma per la gente è come se ne avesse vinti cinque, non c’è mai stato un corridore più emozionante” ha dichiarato Contador.

‘Un po’ di Pantani in me’

Il fuoriclasse spagnolo ha concesso a Pantani un autentico tributo, celebrandolo come fonte di ispirazione e modello nel suo modo di interpretare il ciclismo, sempre all’attacco oltre ogni calcolo e logica. “Forse c’è un po’ di spirito di Marco in me” ha dichiarato ancora Contador. “Io sono sempre stato un corridore anticonformista. Ho sempre preferito prendermi dei rischi per cercare la vittoria piuttosto che accontentarmi di un secondo posto” ha aggiunto il campione spagnolo, che ha reso omaggio una volta di più anche al Giro d’Italia, decretata come la sua corsa preferita tra i grandi giri. Contador ha ricordato il Giro del 2008 come una vittoria dal sapore assolutamente speciale: “Non conoscevo la corsa e il pubblico italiano. Sono arrivato all’ultimo momento ed ho vinto, è stata un’emozione molto forte” ha ricordato il campione.