Nel mondo del Ciclismo continua a tenere banco il caso della positività di Chris Froome. Il campione del Team Sky è risultato positivo al salbutamolo in seguito ad un controllo effettuato durante la scorsa Vuelta Espana, vinta dal fuoriclasse inglese davanti a Vincenzo Nibali. Proprio dal Team Bahrain-Merida dell'atleta siciliano sono arrivate pesanti accuse alla Sky.
Dal ritiro croato nel quale Nibali e compagni si stanno preparando alla nuova stagione, il manager Brent Copeland ha sparato a zero sull'atteggiamento della squadra britannica e su un presunto trattamento di favore ricevuto dalle istituzioni.
La Sky non sospende Froome
Tra molte voci orientate alla prudenza sul caso della positività al salbutamolo di Chris Froome, c'è stato anche qualche duro attacco da corridori e dirigenti delle squadre avversarie. Tra i colleghi di Froome, il più duro è stato Tony Martin. Il corridore tedesco della Katusha ha pubblicato un post infuocato su Facebook, in cui ha chiesto perché Froome non sia stato sospeso dalla Sky e perché gli sia stato permesso di correre ai Mondiali nonostante la sua positività fosse già nota alle istituzioni.
Gli stessi concetti sono stati espressi anche da Brent Copeland, il team manager della Bahrain-Merida. Durante il ritiro in Croazia, il dirigente ha parlato dell'affare Froome in un’intervista concessa a Cyclingnews: "Conosco Froome da anni e devo chiarire subito che non ho nulla contro di lui, tornerà più forte di prima.
Ma penso che se hai un codice etico lo devi seguire", ha spiegato il manager sudafricano che si è chiesto perché la Sky non abbia sospeso subito il suo leader. "Il 20 settembre è stata notificata la positività. Froome si è presentato a diversi eventi e la Sky ha negoziato con RCS la sua presenza al Giro d'Italia sapendo quello che era successo, per me è difficile da capire come manager.
Anche se ricevesse una squalifica di alcuni mesi con cui potrebbe rientrare prima del Giro d'Italia, il codice di condotta della maggior parte delle squadre avrebbe imposto la sospensione", ha dichiarato Copeland.
Un trattamento di favore per la Sky?
Il Team manager della Bahrain-Merida si è chiesto anche il motivo per cui il Team Sky non sia stato ascoltato dalla Commissione licenze che ha appena assegnato i posti nel World Tour per il 2018.
Quest'organo, infatti, deve tener presente anche l'aspetto etico nelle sue decisioni sull'assegnazione delle licenze: "I criteri di licenza sono stati una buona cosa per il ciclismo, hanno portato più professionalità. Se qualcuno è fuori dai criteri etici, finanziari, sportivi e organizzativi viene chiamato dalla Commissione prima dell’assegnazione della licenza. Il caso di Froome va avanti dal 20 settembre, ma la Sky non è stata convocata davanti alla Commissione. È difficile spiegare queste cose alla gente, tutto questo crea confusione e mi fa arrabbiare", ha concluso Copeland.