Un terremoto ha investito il mondo del Ciclismo questo mercoledì 13 dicembre. Chris Froome è risultato positivo ad un controllo antidoping svolto durante l’ultima Vuelta Espana, da lui vinta. Il controllo ha rilevato una quantità eccessiva di salbutamolo, il doppio rispetto al consentito. Froome potrebbe perdere così la sua vittoria alla Vuelta e la storica doppietta con il Tour de France, e rischierebbe anche una pesante squalifica che comprometterebbe tutta la sua prossima stagione. Il caso è però molto particolare e richiederà un esame approfondito, come già successo per altri corridori in passato.

Froome positivo alla Vuelta

La notizia della positività di Chris Froome ad un controllo antidoping svolto durante la Vuelta Espana era stata notificata al Team Sky già il 20 settembre, durante la settimana dei Mondiali, nello stesso giorno in cui il corridore saliva sul podio della prova a cronometro. Solo oggi però la notizia è rimbalzata ufficialmente in tutto il mondo dopo le rivelazioni fatte dai giornali Le Monde e The Guardian, provocando grande sorpresa e tante reazioni. Il controllo ha rivelato una presenza di salbutamolo doppia rispetto al consentito. Si tratta di un farmaco utilizzato da chi soffre di asma e per il quale non è necessario richiedere un’esenzione a scopo terapeutico se usato entro certi limiti.

La soglia entro la quale l’uso del salbutamolo è lecita è di 1000 ng/ml, mentre il controllo di Froome ha dato un risultato doppio.

La spiegazione di Froome

Chris Froome e il Team Sky hanno prontamente reagito alla notizia che ha sconcertato il mondo del ciclismo. Il campione e la sua squadra non hanno negato l’uso del salbutamolo.

Froome è infatti asmatico e da sempre fa uso di questo farmaco, come consentito dai regolamenti antidoping. Durante la Vuelta Espana però qualcosa non è andato nel verso giusto. “E’ noto che ho l’asma e so quali sono le regole. La mia asma è peggiorata alla Vuelta Espana e su consiglio del medico della squadra ho aumentato il dosaggio di salbutamolo.

Come sempre ho prestato la massima attenzione per non superare le dosi consentite” ha spiegato Froome in un comunicato diffuso dal Team Sky. “L’Uci ha assolutamente ragione di esaminare i risultati dei test e insieme al team fornirò tutte le informazioni richieste” ha assicurato Froome. La questione si preannuncia dunque molto complessa, come per altri casi simili del passato. Non sempre chi è stato trovato positivo al salbutamolo è stato poi squalificato. Furono sospesi Alessandro Petacchi e Diego Ulissi, per dieci mesi il primo e per nove il secondo, ma si ricordano anche i casi di Piepoli e Indurain che invece furono assolti completamente dopo essere risultati positivi al salbutamolo.