L’associazione italiana calciatori (A.I.C.) è stata ospite del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per presentare il rapporto “Calciatori sotto tiro - Stagione 2016/2017”. Alla conferenza stampa erano presenti la funzionaria di Polizia Daniela Stradiotto, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, e gli ex calciatori Damiano Tommasi e Simone Perrotta, rispettivamente presidente e membro dell’AIC.
"Creata attenzione sul fenomeno"
"Sono passate quattro stagioni dalla pubblicazione del primo Report – ha spiegato Perrotta della Commissione studio AIC sui calciatori minacciati ed intimiditi - "anni che sono serviti a creare attenzione sul fenomeno ma che non possiamo ancora dire che siano bastati a risolvere il problema.
Essere aggrediti, insultati, minacciati, subire cori razzisti o qualsiasi altra forma di intimidazione o violenza non fa parte del gioco. Non è normale. Non può e non deve essere tollerato perché 'nel calcio succede così'”.
Questo report e, soprattutto, l’impegno AIC a pubblicarlo di anno in anno vogliono essere un modo per mantenere viva l’attenzione mediatica sul problema e per favorire la creazione di una consapevolezza culturale che porti tutto il mondo del calcio, e non solo, a considerare intollerabili queste forme di violenza. Intanto è bene non “abbassare la guardia” e, soprattutto, conoscere bene le dinamiche del problema, da dove arrivano i pericoli, quali sono, come vengono messi in atto e come, conseguentemente, è possibile difendersi; in che zone d’Italia è un rischio maggiore giocare al calcio e così via.
Il documento risponde a queste domande e può fornire anche al calciatore un valido strumento per orientarsi nello svolgimento della sua professione.
Damiano Tommasi, in corsa per la presidenza della Figc dopo le debacle dell’eliminazione della nazionale dai mondiali di Russia 2018, ha detto, rivolto al tavolo di conferenza: “Stiamo tutti lavorando per cercare di trovare delle proposte concrete: speriamo che al più presto questo report possa avere pochissime pagine".
Intanto per il momento il IV rapporto AIC "Calciatori sotto tiro" consta di oltre 10 pagine che raccontano statisticamente questo fenomeno criminale a partire dal censimento delle violenze delle minacce: 188 casi nella stagione calcistica 2016/2017. Maggiormente colpito il settore professionistico, interessato dal 75% degli episodi, con la Serie A in testa a questa classifica negativa con il 52%, seguita da Lega Pro e Serie B con il 25% dei casi e campionati minori e giovanili con oltre il 20%.
Fra i colpevoli di questo comportamento anche i "colleghi" calciatori
I contesti territoriali nei quali si verificano intimidazione e minacce sono distribuiti su tutto il territorio nazionale a partire dell’1% di regioni come Umbria e Calabria per arrivare al Lazio, la Lombardia e l’Abruzzo che occupano i primi tre posti; il rapporto poi analizza gli scenari nei quali si verificano questi episodi, con un sostanziale equilibrio percentuale fra dentro e fuori lo stadio e i centri di allenamento. Ad essere minacciato nella maggior parte dei casi è il singolo giocatore (oltre la metà degli episodi), mentre le modalità vanno dai cori ingiuriosi (nel 30% dei casi), ma nel 6% degli episodi si è arrivati al danneggiamento e alle minacce via social.
Esiste un sostanziale equilibrio fra i tifosi che mettono in atto comportamenti di questo tipo: quasi la metà sono i sostenitori propri, ma il 40% arriva anche dalle tifoserie avversarie e un 5% proviene da colleghi dello stesso calciatore. Fra le cause maggiori di questi episodi troviamo al primo posto il razzismo, seguito dalla sconfitta, dal rischio retrocessione, da probabile o avvenuto trasferimento e da diverbi con la tifoseria organizzata.
Nel contesto della conferenza stampa è stato ricordato il Protocollo sottoscritto in Figc ad agosto, in tema di migliore fruizione degli stadi: “Un documento importante anche se ancora zoppo – ha detto il Dirigente Generale della Polizia di Stato Daniela Stradiotto – perché ad oggi si regge su una gamba, visto il silenzio da parte delle società".