Una storia d'amore fatta di (pochi) alti, come quando per i tifosi diventò addirittura Epic Brozo, e (tanti) bassi quella tra Marcelo brozovic e l'Inter. A tre anni esatti dal suo arrivo a Milano dalla Dinamo Zagabria, il croato resta un grande incompiuto: potenziale top, ma che non ha mai completato la trasformazione. E dunque occhio agli sviluppi in sede di calciomercato, che entro la fine di questa sessione invernale potrebbero portare alla separazione. Perché la dirigenza interista, un po' per necessità ed un po' per opportunità, avrebbe deciso di voltare pagina.

Gli arrivi (probabili) di Ramires dallo Jiangsu e di Rafinha dal Barcellona finirebbero per chiudere ancora di più gli spazi per un giocatore che ha alternato lampi di talento e lunghissime pause, in linea con la tradizione slava. E nei sei mesi che portano al Mondiale anche al giocatore non conviene rimanere in un club dove rischia concretamente di vedere molto più la panchina che il prato verde.

Calciomercato Inter, Brozovic vale un'ottima plusvalenza

Già in estate Brozovic aveva ricevuto offerte dalla Premier League che però non si sono poi concretizzate in un affare ufficiale. E ancora prima era stato Roberto Mancini, fresco tecnico dello Zenit, a mettere nel mirino lo stesso Brozovic. Niente da fare pure qui.

Ma adesso la questione è diversa. L'Inter ha deciso di privarsi del croato, così come di Joao Mario, e sta provando ad inserirlo come contropartita in diversi affari con altri club europei. Secondo le ultime, in particolare, sarebbe stato proposto al Siviglia ottenendo anche il gradimento dell'allenatore Vincenzo Montella. Una grande notizia, soprattutto per la casse interiste.

I vincoli del Fair Play Finanziario, infatti, obbligano la società di Suning ad un mercato creativo e sostanzialmente autofinanziato. Ma soprattutto entro il prossimo 30 giugno bisognerà rientrare di circa 50-60 milioni di euro per rispettare i patti con l'Uefa. Cifra molto importante che andrebbe racimolata attraverso l'aumento dei ricavi, i premi per l'eventuale qualificazione alla prossima Champions League (una parte di essi potranno essere iscritti subito a bilancio) e soprattutto le plusvalenze.

Ecco. Marcelo Brozovic, nel gennaio 2015, è arrivato a Milano per un totale di 8 milioni di euro tra prestito oneroso e riscatto del cartellino. A tre anni di distanza, grazie all'ammortamento, il peso del suo cartellino nel bilancio nerazzurro si è ormai più che dimezzato, mentre sul mercato il giocatore continua a godere di un certo interesse e, di conseguenza, mantiene alto il suo valore, schizzato in passato ben oltre i 30 milioni di euro ed ora assestatosi attorno ai 20-25. Una plusvalenza di una ventina di milioni praticamente sicura con un giocatore che, a quasi 26 anni, sta per entrare nella fase decisiva della sua carriera ed in club in grado di garantirgli fiducia e continuità potrebbe finalmente esplodere.

All'Inter, però, non c'è più spazio e tempo per aspettarlo. L'obiettivo Champions non può essere fallito un'altra volta e la guida tecnica interista sembra aver ormai virato su altri innesti per rinforzare la mediana in vista della volata finale.