Sembra sempre più cupo il destino di Gianni Moscon a proposito della controversa vicenda che lo vede opposto al corridore svizzero Sebastian Reichenbach. Il trentino della Sky è stato accusato dal collega di averlo fatto cadere di proposito durante la Tre Valli Varesine dello scorso ottobre. Reichenbach ha testimoniato alla disciplinare dell’Uci, dove sono stati ascoltati anche altri corridori che hanno assistito alla scena. Il procedimento potrebbe portare ad una squalifica pesante nei confronti di Moscon, che rischia di compromettere la sua stagione 2018.

Moscon – Reichenbach, un affare che parte da lontano

L’incidente avvenuto tra Gianni Moscon e Sebastien Reichenbach durante la Tre Valli Varesine è stata la seconda parte di un affare iniziato in primavera. Durante una tappa del Giro di Romandia il giovane corridore trentino rivolse un insulto razzista a Kevin Reza, l’atleta di colore della FDJ. L’episodio fu messo in evidenza da un tweet di Reichenbach, lo svizzero compagno di squadra di Reza, e costò a Moscon una sospensione di sei settimane. Secondo il corridore elvetico è stato proprio quel tweet a provocare la reazione scomposta di Moscon durante la Tre Valli Varesine, una vendetta folle consumata alcuni mesi dopo. Reichenbach ha raccontato di aver ricevuto un colpo da Moscon durante quella corsa, in un tratto di discesa.

Lo svizzero era finito per terra procurandosi un serio infortunio, una frattura al gomito e al bacino.

Il rischio di sei mesi di squalifica

Il corridore della FDJ aveva promesso di voler andare fino in fondo alla vicenda e così è stato. Sul caso è aperta un’azione in un tribunale civile, ma ance la giustizia sportiva sta facendo il suo corso.

Come confermato dal giornale belga Het Nieuwsblad, Reichenbach è stato ascoltato nei giorni scorsi dalla Commissione disciplinare dell’Uci e il corridore svizzero ha portato a testimoniare in suo favore anche diversi colleghi che hanno assistito all’incidente. La posizione di Gianni Moscon sembra farsi molto a rischio. Ai sensi dell’articolo 12.1.005 del regolamento Uci, i corridori che si rendono protagonisti di gesti violenti sono puniti con una squalifica che va da un minimo di un mese ad un massimo di sei mesi.

La squalifica inizia dal momento in cui viene emessa la sentenza della disciplinare. L’ultimo caso del genere risale alla scorsa stagione, quando Grivko si beccò 45 giorni di squalifica per un colpo inferto a Kittel. Anche una sospensione minima, di uno o due mesi, sarebbe quindi particolarmente pesante per il calendario di Moscon. Proprio in questa prima parte di stagione il corridore del Team Sky ha i suoi obiettivi personali più importanti, le grandi classiche, a cui rischia fortemente di non poter partecipare.