Non esiste un appassionato di boxe al mondo che non voglia vederli di fronte sullo stesso ring, eppure tutti dovranno mordere il freno. Un combattimento tra Anthony Joshua e Deontay Wilder non è tra i programmi immediati del rispettivi manager, in particolare di Eddie Hearn che ha l'intenzione di portare in maniera graduale il suo Joshua alla riunificazione del titolo dei massimi. Pertanto, se fosse un torneo, la sfida con Wilder viene vista come una sorta di finale. Il mese di marzo di quest'anno fornirà le dovute indicazioni in tal senso: il 3 marzo Wilder affronta Luis Ortiz a Brooklyn mettendo in palio il suo titolo WBC, mentre il 31 marzo Anthony Joshua combatterà contro Joseph Parker.
In palio in quest'ultimo caso ci sono ben quattro cinture della categoria regina: le tre detenute da AJ: WBA, IBF ed IBO, ed il titolo WBO detenuto dal neozelandese. Si tratta di due match certamente impegnativi e, onestamente, parecchio credibili: tre campioni del mondo in carica (Wilder, Joshua e Parker) ed un ex campione 'ad interim' ancora imbattuto (Ortiz). Inutile dire che Wilder e Joshua sono i due grandi favoriti, perfettamente superfluo sottolineare che la stragrande maggioranza degli appassionati vuole vederli combattere sullo stesso ring e, pertanto, farà il tifo per loro.
Holyfield: 'Joshua il più completo, ma Wilder...'
Chi certamente conosce le glorie di un titolo mondiale e sa bene cosa significa affrontare un avversario che, almeno sulla carta, è dato per favorito, è senza dubbio Evander Holyfield.
Al titolo dei massimi lui è arrivato per gradi, dopo aver unificato quello dei mediomassimi. La cintura unificata della categoria regina la conquistò nel 1990 battendo il 'miracolato' Buster Douglas, la difese dall'assalto di due 'vegliardi' come George Foreman e Larry Holmes, la perse contro Riddick Bowe e la riconquistò nella rivincita.
I due incontri che hanno costruito la sua leggenda, però, sono quelli contro Mike Tyson: il primo vinto per K.O. tecnico nel 1996, il secondo per squalifica dell'avversario l'anno successivo, quando si beccò il celebre morso all'orecchio dall'ex campione. Al di là di Tyson, Holyfield è stato protagonista di altre intense rivalità: con Lennox Lewis e John Ruiz, e di una carriera lunghissima conclusa nel 2011 a 48 anni suonati.
Intervistato su ESPN, gli è stato chiesto un parere su quello che oggi, a tutti gli effetti, viene considerato il nuovo match del secolo. "Anthony Joshua è un grande pugile - ha detto l'ex campione - ed è molto più completo di Wilder. Tuttavia sono convinto che Wilder possa metterlo K.O". Per Holyfield dunque la potenza devastante dello statunitense può rivelarsi decisiva, anche se stiamo parlando di un pugile come Joshua contro cui nessun avversario ha mai concluso un match in piedi. Evander Holyfield si dichiara comunque un grande estimatore del britannico. "Ha fatto le cose per bene, vincendo un oro olimpico da dilettante e passando poi professionista: non gli manca nulla; ma credo che Wilder possa battere chiunque, è un pugile veloce e mostra una grande sicurezza quando entra sul ring".
Nuova chance mondiale per Tyson Fury?
Intanto c'è un altro ex campione del mondo imbattuto che aspira a conquistare quella cintura che aveva già indossato due anni e mezzo fa. Tyson Fury è pronto a tornare sul ring, non combatte dal 28 novembre 2015 quando, battendo ai punti Wladimir Klitschko a Dusseldorf, conquistò i titoli WBA, WBO, IBF ed IBO. Il 29enne pugile britannico è l'unico, insieme all'ex campione ucraino, ad aver indossato quattro cinture da quando esistono cinque versioni del titolo dei pesi massimi. Poco meno di un anno dopo la sua licenza di pugile sarebbe stata sospesa per i noti problemi di droga. Completamente disintossicato, è pronto alla sfida. Il suo nuovo manager, Ben Davison, 'punta' Anthony Joshua.
"Credo che la forza di Tyson sul ring oggi sia sottovalutata, ma ha troppa esperienza e capacità per Joshua. Se colpisce qualunque peso massimo sul mento, lo butta giù. Chiunque affronterà Fury, convinto di poter fare un certo tipo di incontro, scoprirà che si sbaglia di grosso. Joshua è grande e grosso, è alto ed ha forza, ha un bel pugno ed ha dimostrato di avere cuore. Ma qualunque cosa può avere in serbo contro Tyson, lui avrà la risposta pronta". Tyson Fury dovrebbe tornare a combattere il prossimo mese di aprile, nel frattempo Joshua avrà già disputato il suo match contro il campione WBO, Joseph Parker. Dall'entourage di Joshua è comunque arrivata la risposta di Eddie Hearn. "Siamo pronti ad organizzare un incontro contro Tyson Fury".
Il potente manager britannico non nasconde la speranza di poter mettere in piedi altri grandi combattimenti entro la fine del 2018 per il suo campione che, dunque, dopo Parker potrebbe affrontare Fury e Wilder.