Abbiamo già parlato delle modifiche al regolamento tecnico che entrerà in vigore quest'anno in f1. Assisteremo innanzitutto all'introduzione dell'Halo che comporterà un aumento di una decina di chili rispetto al peso attuale, e all'eliminazione del sistema di sospensioni adottate da Ferrari e Red Bull che consentiva di variare l'altezza delle vetture da terra in base all'angolo di inclinazione dello sterzo. Ciò significa che le monoposto, in seguito all'aumento di peso causato dall'Halo, dovrebbero essere più lente di circa mezzo secondo. Inoltre le nuove norme prevedono che i motori da utilizzare in stagione siano tre e non più quattro, costringendo di fatto i motoristi a ridurre la potenza delle power unit.
Tuttavia Pirelli dichiara, in base a dei test di simulazione effettuati alcuni mesi fa, che le vetture nel 2018 saranno più veloci di un altro paio di secondi rispetto a quelle del 2017.
F1, Pirelli: monoposto più veloci
Il regolamento tecnico, nell'ultimo anno, ha puntato soprattutto su un aumento dello spettacolo e delle difficoltà di guida delle monoposto. Alle origini di questa rivoluzione tecnica, l'obiettivo era quello di rendere le vetture più veloci di circa 5 secondi al giro rispetto alle auto usate nel 2015. Il passo in avanti, infatti, c'è stato: addirittura nel Gran Premio della Malesia il giro della pole position di Lewis Hamilton è stato di circa 9 secondi più veloce rispetto quello di due anni prima.
Tuttavia se i regolamenti hanno consentito ciò, le squadre non hanno sfruttato appieno il nuovo potenziale, poiché ci sono ancora delle incomprensioni sulle varie norme in vigore. Dunque ci sono ancora ottimi margini di miglioramento.
Il responsabile Pirelli nel motorsport, Mario Isola, ha spiegato chiaramente quale sarà l'andamento del campionato 2018: nella prima fase della stagione, le vetture dovrebbero essere più veloci di un secondo al giro.
Nel corso del mondiale, però, si dovrebbe arrivare ad un guadagno di circa 1 secondo e mezzo, mentre entro l'ultimo Gran Premio è previsto che si arrivi a due secondi al giro di velocità ulteriore rispetto agli anni precedenti.
Ovviamente se le gomme saranno più morbide, quindi con una mescola più aderente all'asfalto, le prestazioni aumenteranno ulteriormente, ma c'è comunque da considerare anche l'effetto aerodinamico dell'Halo sulle singole vetture.
Dunque la F1 è sempre più proiettata verso monoposto velocissime, difficili da guidare, e che soprattutto rispettino l'ambiente. Non a caso, nelle ultime quattro edizioni sono state introdotte delle macchine ibride.