Diciotto le squadre scese in campo nella notte del 24 gennaio in NBA. Questi i risultati:

Pelicans @ Hornets 101-96

Suns @ Pacers 101-116

Bulls @ 76ers 101-115

Raptors @ Hawks 108-93

Rockets @ Mavericks 104-97

Spurs @ Grizzlies 108-85

Timberwolves @ Trailblazers 114-123

Celtics @ LA Clippers 113-102

jazz @ Pistons 98-95 (dopo OT)

Cronaca della partita e la corsa ai PO

Ritorna alla vittoria Utah dopo la sconfitta vs gli Hawks del nostro Marco Belinelli. E lo fa, dopo un tempo supplementare, contro i Pistons (22-24) alla Little Caesars Arena. Vittoria che è arrivata nonostante una prestazione monstre del grande escluso ASG, Andre Drummond (il centro di Detroit ha messo a referto 30pt 24reb 4ast 3stl 6blk in 39’), il quale è diventato il giocatore più giovane a raggiungere 2.000 rimbalzi offensivi con gli 8 di stanotte.

I Jazz riescono ad imporsi grazie ai 36 pt prodotti dalla bench e le “doppie cifre” raggiunte da 5 giocatori: Joe Ingles con 13, Rudy Gobert con 15, Ricky Rubio con 11, Donovan Mitchell con 15 e Joe Johnson con 11. Ed è stato proprio il primo, Ingles, a portare la partita all’OT segnando il layup dell’89 pari: nell’extra-time poi sono decisive le triple dello stesso Ingles (2) e Mitchell (1). Con questa vittoria i Jazz si portano al 10° posto della Western Conference, con un record di 20 vinte e 28 perse; quattro sono le vittorie che li separano dall’ottavo posto - ultimo disponibile per giocare i play-off - occupato dai Denver Nuggets. Tra le due squadre si collocano i Clippers di un altro italiano, Danilo Gallinari, ancora fermo ai box per infortunio.

La corsa all’ultima piazza dei PO della western sembra quindi, almeno a livello attuale, ridursi a queste tre squadre.

Da Hayward a Mitchell

Nella scorsa stagione i Jazz sono riusciti a registrare un record “impressionante” visto il livello, decisamente alto in termini di competitività, della Conference: 51-31. Dopo la vittoria al 1° round vs i Clippers (3-4), escono dai PO solo per mano di quelli che si laureeranno poi campioni della NBA, i Golden State Warriors (4-0).

La stagione, a parte la sconfitta alla semifinali di Western Conference, ha fatto poi registrare un duro colpo per le ambizioni di Utah: l’ala Gordon Hayward infatti ha deciso di abbandonare i Jazz e di approdare ai Boston Celtics. Colpo in parte ammorbidito dall’arrivo di quello che si sta rivelando un grande prospetto, Donovan Mitchell.

La guardia classe ’96 è stato scelta alla tredicesima chiamata del Draft NBA 2017, e i suoi numeri (oltre che le sue giocate) non possono che far infiammare gli animi dei tifosi di Salt Lake City: 19.1 pt , 3.4 ast, 3.4 reb di media al suo primo anno tra i “grandi”. Il prodotto di Louisville, con molta probabilità, non riuscirà a portarsi a casa il titolo di Rookie dell’anno, visto quello che sta “combinando” Ben Simmons (nella W vs i Bulls l’australiano ha fatto registrare una tripla-doppia che definire pazzesca è riduttivo, 19+17+14). Ma una cosa è certo: il futuro appartiene a lui, e i tifosi dei Jazz possono anche iniziare sognare in grande.