Lo splendido avvio di stagione della Astana è continuato anche nell’apertura della stagione belga con la Het Nieuwsblad. La prima corsa sul pavè si è decisa grazie alla supremazia numerica della squadra kazaka nel gruppetto dei migliori, dando alla classica fiamminga più il valore di una corsa d'assaggio che di un primo scontro tra i big. Dopo il passaggio sul Muro di Grammont sono rimasti al comando una dozzina di uomini, tra cui Van Avermaet, Naesen e Vanmarcke. A mettere tutti d’accordo ci ha pensato Michel Valgren, abile a trovare il momento giusto per attaccare ad un paio di chilometri dal traguardo, approfittando anche della presenza di altri due compagni di squadra, Lutsenko e Gatto.

Vanmarcke, attacco sul Grammont

La Het Nieuwsblad ha aperto la campagna del nord in una bella ma fredda giornata di sole. La corsa è andata via con la solita fuga da lontano di una decina di corridori, tra i quali il lettone Saramotins è stato l’ultimo a cedere. Negli ultimi 50 km i giochi si sono fatti intensi, con i big già allo scoperto. Gilbert ha provato a smuovere la situazione un paio di volte, finchè poi è stato l’altro Quickstep Stybar a prendere una fuga interessante che però è stata presto rintuzzata.

Anche la Lotto Soudal ha provato ad approfittare della forza del suo gruppo in queste fasi intermedie, lanciando all’offensiva prima Wellens e poi Benoot, ma la mossa non ha sortito effetti, con ancora un gruppo di un centinaio di corridori ad affrontare insieme il Muro di Grammont, il leggendario passaggio chiave dell’antico Giro delle Fiandre.

Qui Sep Vanmarcke ha fatto la differenza con una bella progressione a cui Van Avermaet non è riuscito a replicare subito. Dopo lo scollinamento però Vanmarcke è stato raggiunto prima da Stybar e poi da un’altra decina di corridori, tra cui Van Avermaet, Naesen, Colbrelli, Trentin, Oss e ben tre uomini della Astana, e cioè Valgren, Gatto e Lutsenko.

Valgren, il colpo giusto

Pur con una collaborazione un po’ altalenante il gruppetto dei battistrada è riuscito a mantenere una trentina di secondi sul più folto plotone inseguitore, con l’ultimo muro del Bosberg che non ha modificato la situazione.

I tre della Astana si sono mantenuti piuttosto coperti, forti del fatto di non essere tra i favoriti. La forza numerica della squadra kazaka è stata decisiva nel finale, una situazione in cui nelle attese della vigilia si sarebbe dovuta trovare la Quickstep.

Vanmarcke ha provato l’attacco negli ultimi 3 km, ma è stato marcato stretto, mentre poco dopo Michael Valgren è riuscito ad avvantaggiarsi nell’immobilismo generale, nonostante un tentativo di uno dei tre della Astana fosse prevedibile. Il danese ha così conquistato il successo, con il gruppo che è andato a riprendere in extremis quasi tutti gli altri attaccanti, con solo il polacco Wisniowski e Vanmarcke che hanno difeso le posizioni sul podio.

Quarto posto in volata per Stuyven davanti a Gilbert, mentre tutti gli italiani sono entrati nella top ten solo con l'ottavo posto di Colbrelli, ma dopo una prova convincente sia di Trentin che di Oss. Da segnalare purtroppo il ritiro di Nizzolo per una caduta. Domani si replica con la Kuurne Bruxelles Kuurne, corsa decisamente più facile e favorevole ai velocisti, anche se le condizioni meteo promettono una giornata molto impegnativa.