Dire Giro delle fiandre è come dire muri, i maligni strappi spesso in pavè, su stradine strette e antiche, sui quali si è scritta la storia delle classiche del nord. Questa è, con la Roubaix, l'università delle corse del nord e questi muri sono carichi di grandi gesta sportive così come di polvere e intimo fascino. I muri del Fiandre sono pronti a raccontare una storia nuova: domenica 1° aprile il popolo del Ciclismo si aspetta una giornata epica per un’edizione che si presenta senza un chiaro padrone ma con tante vicende pronte ad intrecciarsi nelle mille variabili di una corsa imprevedibile come questa.

Percorso con 18 muri

Il Giro delle Fiandre 2018 scatterà da Anversa per una prima parte di un centinaio di chilometri che porta ad un primo passaggio da Oudenaarde, dove sarà posto anche il traguardo finale. Poco più avanti inizierà il carosello dei muri con un primo assalto all’Oude Kwaremont quando mancheranno ancora quasi 150 km all’arrivo.

La sequenza dei muri sarà piuttosto fitta in questa fase, ben sei in una trentina di chilometri fino al Tenbosse, un breve strappo che precederà il mitico Grammont o Geraardsbergen.

È il muro più famoso e leggendario delle Fiandre, anche se con il nuovo percorso inaugurato nel 2012 è finito in una posizione defilata. Un anno fa fu però proprio qui che iniziò la fuga dalla quale si avvantaggiò più avanti Philippe Gilbert. Dopo il Grammont ci sarà un tratto di una quarantina di chilometri con due soli muri, Pottleberg e Kanarieberg.

A 55 chilometri dall’arrivo si entrerà nella fase caldissima, con la seconda ascesa all’Oude Kwaremont seguita dal Paterberg, strappo breve ma dalle pendenze micidiali e dall’altrettanto temuto Koppenberg. Questo tris di muri potrebbe dare già una svolta determinante alla corsa in attesa del finale dove si scalerà il Kruisberg Hotond, una salita un po’ più lunga, quasi una cote più che un muro, un punto che potrebbe essere favorevole ad un corridore come Vincenzo Nibali.

Le ultime difficoltà saranno di nuovo Oude Kwaremont e Paterberg, con quest’ultimo da superare quando mancheranno 12 chilometri al traguardo di Oudenaarde.

Da Sagan al jolly Nibali

Le corse delle ultime settimane hanno indicato che non c’è un chiaro favorito per questo Giro delle Fiandre. Le previsioni della vigilia indicano nella qualità complessiva della Quickstep, forte del campione uscente Philippe Gilbert, ma anche di Stybar e Terpstra, il punto cardine degli equilibri tattici della corsa. Lo squadrone belga potrebbe muoversi da lontano per approfittare della forza del proprio gruppo di fronte alle maggiori individualità di Peter Sagan (Bora) e Greg Van Avermaet (BMC). Molto forte si attende poi Tiesj Benoot (Lotto Soudal), così come Sep Vanmarcke (Education First).

Qualche dubbio c’è su Oliver Naesen (AG2R), reduce da un infortunio al ginocchio.

Attenzione poi a Demare (Groupama FDJ), Kristoff (UAE), Stuyven (Trek Segafredo), ai nostri Moscon (Sky) e Trentin (Mitchelton). E poi tante mine vaganti, a partire da Vincenzo Nibali (Team Bahrain), alla sua prima presenza al Fiandre, fino all’iridato del ciclocross Wout Van Aert (Verandas Willems) e Michal Kwiatkowski (Team Sky) che pure puntando principalmente alle Ardenne non ha voluto mancare a questa corsa. Da ricordare che come alla Sanremo anche qui si correrà con squadre composte da sette corridori anzichè otto come avveniva negli anni scorsi.

Il Giro delle Fiandre sarà trasmesso in diretta tv integrale sia da Rai Sport che da Eurosport 1, a partire dalle 10.15 di domenica 1° aprile. Il collegamento della Rai passerà poi su Rai Tre a partire dalle 14.30. Da ricordare anche Rai Sport trasmetterà in differita alle 22.40 il Fiandre femminile.