Dopo la Milano-Sanremo, che l'ha visto trionfare, e il Giro delle Fiandre, corsa nella quale debuttava ed è riuscito a rimanere coi primi fino ad una trentina di chilometri dall'arrivo, Vincenzo Nibali ora punta alla Liegi-Bastogne-Liegi.
La sfortunata partecipazione ai Baschi
Il corridore siciliano aveva preso il via al Giro dei Paesi Baschi, ma un'infezione al perineo lo ha costretto al ritiro: non è stata sufficiente una cura a base di antibiotici, ma è stato necessario il riposo, unica soluzione che garantisse l'assenza di sfregamenti con il sellino.
L'opinione del medico della Bahrain-Merida, Emilio Magni, è infatti che se Vincenzo avesse continuato a correre, avrebbe naturalmente cercato di stare in bicicletta nelle posizioni che gli sarebbero risultate meno dolorose e che non sono necessariamente le più ergonomiche; questo fatto avrebbe quindi potuto portare a degli scompensi muscolari; il riposo era dunque d'obbligo.
Le prossime corse
Dopo questa sosta forzata, nel programma di Nibali vi sono quindi l'Amstel Gold Race, che si disputerà il 15 aprile, poi il 18 aprile la Freccia Vallone e infine il 22 aprile la Liegi-Bastogne-Liegi, la corsa più antica del calendario internazionale, nonché la classica considerata più dura dal punto di vista altimetrico, al pari del Giro di Lombardia, che tra l'altro Vincenzo è già riuscito a vincere due volte, nel 2015 e nel 2017.
La Liegi rappresenta l'obiettivo primario di questa primavera di Vincenzo, tenendo anche conto del fatto che la vittoria nella Sanremo è arrivata così, quasi per caso, come un colpo di bacchetta magica di un campione che, anche se non è al 100% della condizione, è in grado di sfruttare al meglio ogni occasione che gli si presenta.
Dopo queste corse lo “Squalo” si prenderà una pausa, stavolta programmata, prima di iniziare la vera e propria preparazione al Tour de France, l'obiettivo principale della sua stagione, assieme al Campionato del Mondo che si correrà in Austria.
Un corridore completo
Vincenzo Nibali si conferma così come corridore “d'altri tempi”, un fuoriclasse capace di essere competitivo nel corso dell'intera stagione e non solo in un breve periodo, e inoltre in grado di primeggiare sia nelle grandi corse a tappe che in quelle da un giorno.
Riuscirà questo ragazzo a farci sognare a Liegi, come seppero fare Preziosi, Contini, Argentin, Bartoli... e poi essere protagonista anche al Tour, magari bissando il successo ottenuto nel 2014? I tifosi italiani sperano di sì.