Si continua a parlare di futuro in Formula 1, soprattutto in vista dell'inserimento di una serie di modifiche al regolamento che, a partire dal 2021, dovrebbero sfociare in una vera e propria rivoluzione caldeggiata da Liberty Media da quando ha acquisito il controllo del Circus dalle mani di Bernie Ecclestone. Proprio in queste settimane, la maggioranza delle scuderie (ad esclusione di Red Bull e Renault) ha votato a favore dell'introduzione di un nuovo pacchetto aerodinamico a partire dalla stagione 2019 che, su tutti, porterà una profonda semplificazione dell'ala anteriore, puntando ad avere un maggiore "effetto DRS" che consenta un numero maggiore di sorpassi (con conseguente aumento dello spettacolo) in pista.
Nello specifico, i vertici della Formula 1, basandosi su una serie di dati raccolti dai propri analisti ed esperti, vogliono limitare la portata dell'aerodinamica e degli pneumatici che, ad oggi, impedirebbero alle vetture di correre per lungo tempo a poca distanza l'una dall'altra: con le monoposto attuali, infatti, viaggiare a stretto contatto con un avversario, comporta una serie di turbolenze in scia che causano progressivo scivolamento della macchina, perdita di deportanza ed un eccessivo stress delle gomme. La soluzione tendente a semplificare l'aerodinamica, però, non piace a tutti, e tra le voci fuori dal coro è emersa quella di Christian Horner, storico team manager della Red Bull, che ha avuto parole dure verso il nuovo regolamento che verrà introdotto dal prossimo anno.
Horner: "Questo sport ha la capacità di spararsi sui piedi"
Intervenuto a Sky Sports F1, il dirigente della Red Bull non ha lesinato critiche al provvedimento approvato di recente dai vertici della Formula 1 e dagli altri team. Secondo l'ex pilota britannico, la FIA ha avallato le modifiche al regolamento, basandosi esclusivamente su quanto accaduto durante il primo Gran Premio di quest'anno, in Australia, dove si sono visti pochi sorpassi, e lo spettacolo ha lasciato a desiderare. Horner, infatti, ha dapprima ricordato che a Melbourne storicamente non si sono mai viste gare spettacolari, aggiungendo che se il lavoro che si sta facendo in vista del 2021 è positivo, risulta invece errato prendere una parte di quelle che dovrebbero essere le regole dei prossimi anni, e introdurle sulle monoposto attuali solo per alcune sezioni delle vetture.
Dicendo chiaramente che la Formula 1 spesso "ha la capacità di spararsi sui piedi", il team manager della Red Bull ha spiegato che il concetto di semplificazione dell'ala anteriore è stato frettolosamente preso e inserito in un insieme di regole (quelle attuali) che non si sposano affatto con questa strategia. Infatti, secondo Chris Horner, con i nuovi alettoni verrà stravolta "la filosofia della macchina": la componente diverrà più ampia e, soprattutto, ha ricordato come essa rappresenti il punto centrale in cui l'aria incontra la monoposto, andando ad influenzare l'intero funzionamento di sospensioni e carrozzeria. Dunque, nel breve giro di un anno, le scuderie si troveranno costrette a rivedere completamente le vetture, investendo "milioni di sterline".
Per dare ulteriore forza alle sue affermazioni, il team manager britannico ha aggiunto che tutte le decisioni approvate di recente sarebbero state prese senza avere alcuna prova tangibile di eventuali miglioramenti nell'ottica dei Gran Premi, poiché sostenute solo da teorie che non danno alcuna certezza sulla capacità delle vetture di seguirsi per più tempo da vicino a partire dalla stagione 2019 di Formula 1. In sintesi, dunque, per Chris Horner in vista della prossima stagione i team saranno costretti ad ingenti investimenti per "semplificare" l'aerodinamica a discapito dello sviluppo tecnologico, correndo il rischio che, pur con le nuove ali anteriori, non ci sia il tanto agognato incremento di sorpassi e spettacolo lungo i tracciati di tutto il mondo.