Elia Viviani ha conquistato la diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2018, regolando in volata il gruppo nell'arrivo a Iseo.

L'ordine d'arrivo e la classifica generale

Viviani si è confermato essere il miglior velocista in questo Giro. Ha corso in maniera attenta e prudente e si è fatto trovare pronto nelle fasi finali della gara, resa difficoltosa non solo per la consueta lotta tra gli sprinters delle varie squadre per tenere le migliori posizioni, ma anche a causa dell'asfalto bagnato. La maglia ciclamino ha trionfato davanti a Sam Bennett e Niccolò Bonifazio; dietro a loro sono giunti quarto Danny Van Poppel, quinto Jens Debusschere, sesto Kristian Sbaragli, settimo Jean-Pierre Drucke, ottavo Sacha Modolo, nono Andrea Vendrame e decimo Josè Goncalves.

Resta immutata la classifica dei pretendenti alle prime posizioni finali della corsa rosa: Simon Yates, la cui squadra ha controllato la corsa in una tappa che non è risultata particolarmente problematica, è sempre in testa, con un vantaggio di 56 secondi su Tom Dumoulin, 3’11’’ su Domenico Pozzovivo e 3’50’’ su Chris Froome.

Le tappe successive

Nei prossimi giorni i corridori dovranno affrontare un trittico di montagna davvero micidiale: si incomincia domani con la Abbiategrasso- Prato Nevoso, con arrivo in quota a 1607 metri, GPM di Prima Categoria. La diciannovesima tappa prevede invece la scalata del Colle del Lys, poi i leggendari Colle delle Finestre e Sestriere, per concludere in quota a Bardonecchia.

Nella ventesima tappa i corridori dovranno invece affrontare Col Tsecore e Col Saint Pantaleon, prima dell'arrivo in quota a Cervinia.

Si preannuncia quindi un finale di Giro d'Italia difficile, ricco di occasioni per attaccare, per chi avrà ancora gambe dopo due settimane di corsa. Se la lotta per la vittoria finale sembra ormai una gara a due tra Yates e Dumoulin, per il podio la situazione sembra essere più aperta, con il nostro Pozzovivo che se la dovrà vedere con le ambizioni di Froome a ben figurare e di Pinot a recuperare terreno.

Vedremo inoltre se Fabio Aru, che ha disputato un'ottima cronometro, avrà la condizione per centrare una vittoria di tappa su uno di questi prestigiosi traguardi. Per il sardo sono svanite le possibilità di un piazzamento nelle zone alte della classifica, ma il successo in un tappone di montagna sarebbe comunque considerabile come un risultato prestigioso.