Dopo la prima gara ad Aragon e quella ad Assen, ad Imola abbiamo assistito ad una "corsa matta" per eccellenza della SuperSport 300. La classe leggera del campionato mondiale Superbike ha dato spettacolo domenica 13 maggio sul circuito "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Una competizione che ha avuto, come esito, un podio impossibile da pronosticare fino all'ultima staccata, con un gruppone unico dalla seconda alla sedicesima posizione, racchiuso in un solo secondo fino agli ultimi giri.

Dominio e vittoria per Ana Carrasco in sella alla sua Kawasaki Ninja 300, unica pilota ad aver fatto la differenza: per lei un weekend a senso unico.

La giovane spagnola, infatti, dopo aver segnato il giro veloce nelle qualifiche, conquistando la pole position, fin dall'inizio della gara è riuscita ad andare in fuga, risultando irraggiungibile per gli avversari. Per lei si tratta della seconda vittoria nella SuperSport 300, primo trionfo nel mondiale 2018, dopo essersi portata a casa la gara di Portimao nel 2017. Con questo successo, Ana Carrasco sale anche in vetta alla classifica iridata con 3 punti di vantaggio su Grunwald.

Tra i 15 piloti che hanno lottato fino all'ultima curva, è stato Borja Sanchez ad avere la meglio, guadagnandosi la seconda posizione con un distacco di 13 secondi dalla Carrasco.

Un fenomenale Kevin Sabatucci, a bordo di una Yamaha R3, pilota della SS300 nel CIV, dopo una partenza difficile è riuscito a portarsi a casa un terzo posto al suo esordio nel mondiale (secondo al traguardo, ma penalizzato di una posizione a fine gara).

Il giovane centauro, infatti, ha corso come wildcard per il Gran Premio di casa, e non come iscritto al campionato.

Tante cadute in gara

La corsa è stata condizionata anche da tante cadute, alcune delle quali piuttosto preoccupanti. Nick Kalinin, ad esempio, si è procurato la frattura dell'astragalo sinistro dopo essere finito contro le barriere al termine del rettilineo.

Al momento dell'incidente si trovava in sesta posizione e in piena lotta per il podio.

Un altro brutto incidente - verificatosi un giro dopo quello di Kalinin - è stato quello occorso a Robert Schotman, investito da Manuel Gonzalez. I due piloti stavano duellando per la seconda posizione, con un discreto vantaggio sugli avversari.

Schotman ha avuto la peggio con la frattura del bacino, mentre Gonzalez ha rimediato la frattura della clavicola destra e tanta paura, essendo rimasto al centro della pista dopo la caduta, sfilato ad alta velocità dalle altre moto. A terra è finito anche Scott Deroue (avversario diretto della Carrasco nella lotta al titolo) che, per fortuna, non ha riportato alcuna conseguenza.