Gigi Buffon è considerato uno dei portieri migliori di tutti i tempi e da molti è ritenuto il migliore che ci sia mai stato. Il 'portiere' ha vinto innumerevoli campionati e detiene il record di presenze nella 'Nazionale di calcio', di cui è stato Capitano. Nel 2006 ha vinto la 'Coppa del Mondo' e nel 2012 con la Nazionale si è classificato al secondo posto agli 'europei'. Ha presenziato in cinque mondiali giocando 176 partite con la maglia azzurra. Da qualche settimana Gigi Buffon ha lasciato la Juventus e non è ancora noto se tornerà in campo con il 'Paris Saint Germain' oppure sceglierà strade diverse.
'Il portiere juventino', oltre a essere un fuoriclasse, è anche noto per la sua simpatia e la capacità di aggregazione che è riuscito sempre a creare nella sua squadra. A breve uscirà il libro sulla sua carriera calcistica, 'Demoni', scritto dal calciatore con Alessandro Alciato . Il portiere più famoso del mondo, nel suo libro, ha confidato ai lettori di avere sofferto nel 2004 di depressione e attacchi di panico. Gigi Buffon ha raccontato di avere avuto un forte attacco d'ansia poco prima della partita con la Reggina. La cosa che colpì il 'portiere' in quella circostanza fu che nessuno di coloro che aveva intorno si accorse del suo malessere. Ciò creò in lui una profonda angoscia. Buffon, nonostante l'attacco di panico, decise di entrare in campo, temendo che se si fosse fatto vincere dall'ansia non sarebbe mai più stato in grado di farlo.
Dopo alcuni minuti dall'inizio partita ricorda di avere parato un tiro di Cozza. La Juventus vinse la partita con un punteggio di 1 a 0.
Gigi Buffon si è salvato dalla depressione pensando alle cose semplici
Il calciatore, nel suo libro 'Demoni', ha raccontato di avere vissuto un periodo molto difficile, caratterizzato da attacchi di panico in cui il cuore accelerava i battiti rendendo il respiro affannoso.
In quei momenti, ha confessato 'il portiere mondiale', si è sentito sul punto di morire, pur sapendo che ciò non sarebbe accaduto. Gigi Buffon ha condiviso sul suo libro anche i pensieri che gli frullavano in mente. Ha ricordato di essersi chiesto il motivo della sua depressione. Era consapevole di essere bello, ricco e famoso in tutto il mondo per il suo talento fuori dal comune.
Pur non sapendo darsi una risposta è riuscito ad andare avanti grazie all'orgoglio. Lo sportivo ha ricordato che un giorno, visitando la 'Galleria d'Arte Moderna di Torino' si era soffermato davanti a un quadro di Chagall intitolato 'La Passeggiata'. Il quadro indicò al calciatore quale fosse la via da seguire per uscire dall'oscurità. Tornò ad ammirare il dipinto anche il giorno seguente capendo che doveva trovare la gioia di vivere nelle piccole cose. Il portiere ha sottolineato che quello fu il primo passo per uscire dalla crisi anche se per guarire definitivamente dalla depressione occorre tempo e pazienza.