Sono lontani i tempi in cui la Williams dominava in Formula 1, facendo incetta di titoli mondiali com'è avvenuto tra gli anni '80-'90 con i vari Nelson Piquet, Nigel Mansell, Alain Prost, Damon Hill e Jacques Villeneuve (solo per citarne alcuni). Probabilmente il fondo è stato toccato lo scorso weekend a Silverstone quando, nel Gran Premio di casa, entrambe le monoposto inglesi, in seguito a dei problemi tecnici, sono partite dalla pit-lane, giungendo al traguardo al 12° posto con Stroll e al 14° (ultima posizione) con Sirotkin. A conferma della crisi che sta attanagliando la scuderia di Grove, il fondo della classifica costruttori con appena 4 punti.

Del resto, è inutile nascondersi: i pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti e, al sito ufficiale della Formula 1, anche il direttore tecnico Paddy Lowe ha dovuto ammettere che la Williams-Mercedes sta vivendo una stagione a dir poco disastrosa, rivelando che mai prima d'ora gli era capitato, in carriera, di essere chiamato a gestire una situazione del genere.

L'ingegnere britannico, infatti, vanta un curriculum di tutto rispetto, con titoli mondiali vinti proprio con la Williams, ma anche con McLaren e Mercedes, prima di tornare alla corte dello storico proprietario del team britannico, Sir Frank, con l'obiettivo di risollevare le sorti della squadra. Purtroppo, però, la situazione in questa stagione 2018 di Formula 1 è precipitata ulteriormente, con Paddy Lowe che ha candidamente ammesso che si tratta per lui della prima esperienza di questo tipo da dover affrontare, definendola "una nuova sfida".

Paddy Lowe: "C'è molto lavoro da fare"

Nel corso dell'intervista concessa al portale ufficiale della Formula 1, il direttore tecnico della Williams si è definito "fortunato" perché, fino ad oggi, aveva sempre lavorato in team che stazionavano stabilmente nella top ten o che lottavano per la vittoria. Adesso, invece, si trova impelagato nei bassifondi alla guida di una scuderia storica come quella britannica, circostanza che, se da un lato l'ha spiazzato, dall'altro rappresenta una "esperienza nuova", ammettendo che tutta la squadra dovrà lavorare duramente, e che ci vorrà del tempo per tornare a competere ad alti livelli.

Per risalire la china bisogna fare tesoro degli errori commessi, per far sì che determinate situazioni (come i problemi aerodinamici accusati dalle due vetture a Silverstone) non si ripetano più in futuro. Ma l'ingegnere inglese è riuscito comunque a trovare un risvolto positivo al termine del complicato weekend del Gran Premio di Gran Bretagna, sottolineando come Stroll e Sirotkin siano riusciti a portare entrambe le vetture al traguardo senza accusare ulteriori problemi di affidabilità e, di questi tempi, per la Williams ultima nel mondiale costruttori rappresenta l'obiettivo principale da raggiungere al termine di ogni gara.