È stata ancora una giornata appannaggio della fuga al Tour de France ed ancora firmata da un uomo della Astana. La tappa di Carcassonne è andata al danese Magnus Cort Nielsen, protagonista di una folta fuga da cui si è poi avvantaggiato nel finale con Ion Izagirre e Bauke Mollema. Il gruppo con tutti gli uomini di alta classifica è arrivato compatto, e solo un tentativo di Daniel Martin ha movimentato la corsa sul Pic de Nore, salita abbastanza impegnativa ma a più di quaranta chilometri dall’arrivo.

Tour de France, 29 in fuga

La tappa di Carcassonne del Tour de France era una giornata ideale per una fuga da lontano visto il percorso di media montagna, ma con l’ultima salita troppo lontana dal traguardo per poter scatenare la bagarre tra gli uomini di classifica.

Così è stato e già nelle fasi iniziali si è formato un folto gruppo di 29 corridori al comando. Tra questi il sempre presente Sagan con i compagni Majka e Poljanski, oltre a Bennati, Pozzovivo, Colbrelli, Mollema, Van Avermaet, Ion Izagirre, Cort Nielsen, Valgren, Soler, Terpstra e Dillier.

Il gruppo ha lasciato spazio e la fuga ha cominciato a guadagnare minuti su minuti, dividendo così la corsa in due parti. Quella per la vittoria di tappa ha regalato belle emozioni. Prima della salita più dura della giornata, il Pic de Nore con la vetta a 40 km dall’arrivo, hanno tentato l’attacco Grellier e Bernard. Ma sulla lunga salita la situazione si è rimescolata portando alla ribalta i diversi scalatori presenti nella fuga.

Majka ha forzato dopo aver sfruttato il lavoro di Sagan che si è impegnato in versione gregario per controllare la corsa nei chilometri precedenti. Lo scalatore polacco si è portato da solo al comando scollinando il Gpm, ma i chilometri ancora da percorrere per arrivare a Carcassonne si sono rivelati troppi.

Ancora una vittoria Astana

Dopo la discesa Majka ha capito di non poter andare al traguardo da solo, braccato da un primo gruppetto di sette corridori con Pozzovivo, Izagirre, Mollema, Skujins, Cort Nielsen, Valgren e Calmejane. Davanti si è così formato un bel drappello di otto unità che ha marciato a buon ritmo impedendo ogni altro rientro.

Nel finale poi si è accesa la bagarre, con la coppia della Astana che ha giostrato al meglio la situazione disponendo di due corridori forti sul passo e sullo spinto veloce come Valgren e Cort Nielsen in mezzo a tanti scalatori. Mollema ha cercato di attaccare, Cort Nielsen lo ha subito seguito insieme a Ion Izagirre per gli altri la corsa è finita, con Calmejane e Majka troppo stanchi per recuperare.

L’arrivo non ha avuto storia: Izagirre e Mollema non hanno trovato le energie per mettere in difficoltà un corridore molto veloce come Cort Nielsen, che è andato a vincere senza problemi. Valgren ha poi completato la festa della Astana cogliendo il quarto posto davanti agli altri fuggitivi di giornata.

La corsa tra i big della classifica non ha invece riservato sorprese, e del resto il percorso non era adatto ad attacchi. Solo Daniel Martin ha voluto provarci sul Pic de Nore. La Sky lo ha lasciato fare, poi dopo il Gpm anche l’irlandese ha dovuto arrendersi al lunghissimo tratto di discesa e pianura in cui è stato raggiunto. Il gruppo ha raggiunto il traguardo con 13 minuti di ritardo dai battistrada, con la classifica generale rimasta invariata nella top ten.