Quattro anni fa il Tour de France di Chris Froome finì nella tappa con il pavè, una giornata segnata dalla pioggia che lanciò Vincenzo Nibali in una corsa spettacolare. Quella volta Froome cadde ancora prima di arrivare nel primo dei settori di pavè, anche a causa delle difficili condizioni climatiche, e fu costretto a ritirarsi. Il campione britannico non ha però timore di quel ricordo e del ritorno sulle pietre, forte delle previsioni meteo che hanno scongiurato il rischio della pioggia ed anche del buon esito della tappa di tre anni fa quando fu tra i migliori interpreti del pavè.

Tosatto: ‘Froome è contento che ci sia il pavè’

Chris Froome sembra aver ormai definitivamente cancellato quella giornata da incubo vissuta nella tappa del pavè al Tour de France 2014. Mentre Nibali dava spettacolo e rafforzava la sua maglia gialla, il capitano della Sky affondava nelle retrovie, costretto a ritirarsi dopo essere caduto.

Domani il pavè torna al Tour de France, ma stavolta Froome è convinto di poter fare una grande tappa e in casa Sky regna l'ottimismo. “Il bello è che il tempo sarà buono” ha dichiarato Matteo Tosatto, Ds della Sky, in un’intervista a Cyclingweekly. “La differenza rispetto ad una Parigi Roubaix è che qui ci sono corridori che non hanno mai corso sul pavè. Sarà un grande spettacolo, tutte le squadre sono pronte, anche noi lo siamo” ha aggiunto l’ex corridore veneto prima di esternare tutta la sicurezza di Froome alla vigilia di questa tappa così delicata.

“Abbiamo una squadra forte e Froome è contento che ci sia il pavè. Dice che può andare meglio dei rivali, ma sarà anche una questione di fortuna, di non avere forature nei momenti sbagliati o incidenti” ha spiegato Tosatto.

‘Spettacolare, ma pericolosa’

Nonostante la fiducia riposta in Froome per segnare un risultato favorevole in questa tappa, Matteo Tosatto si è schierato contro la scelta dell’organizzazione di inserire il pavè nel percorso del Tour de France.

“Dicono che un corridore completo dovrebbe vincere il Tour, ma è davvero difficile per i corridori. È una tappa spettacolare, ma pericolosa. È vero che puoi cadere anche nelle altre tappe, ma sul pavè è più probabile cadere se non ci hai pedalato molto” ha analizzato il Direttore Sportivo del Team Sky, che ha poi spiegato come gli specialisti del pavè della squadra saranno al servizio di Froome, senza ambizioni personali, e così si aspetta che siano le strategie anche nelle formazioni avversarie.

“Van Avermaet ha la maglia gialla, ma avrà bisogno di stare vicino a Porte perché quello è l’obiettivo della BMC. Lo stesso sarà per noi con Rowe e Moscon. Van Avermaet ha vinto una Parigi Roubaix, ma la tappa del Tour non è la stessa cosa” ha spiegato Tosatto.