È passato ormai quasi un mese dal giorno dell’incidente che ha estromesso Vincenzo Nibali dal Tour de France con una frattura vertebrale. Da quell’assurdo episodio il campione siciliano si sta piano piano risollevando, dopo un intervento chirurgico per ridurre i tempi di recupero e tenere viva la speranza di essere al Mondiale di fine settembre con concrete ambizioni di vittoria. Anche se la ripresa sta procedendo positivamente, Nibali ha ancora molti dubbi sul suo futuro, come ha confidato in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport.

‘Come se fossi a gennaio’

Con il passare dei giorni è cresciuta la possibilità di rivedere Vincenzo Nibali al via della Vuelta Espana, un passaggio obbligato per poter ritrovare un’ottima condizione fisica in vista dei Mondiali. L’operazione a cui si è sottoposto un paio di settimane fa ha migliorato molto la situazione, permettendogli di tornare ad allenarsi in tempi piuttosto rapidi e guardare con ottimismo a quel 25 agosto che è la data di avvio della Vuelta.

Nibali ha effettuato alcune sedute di allenamento ed un test per capire in che condizione si trova e ovviamente l’inattività per l’infortunio ha lasciato il segno in tal senso. ‘Ho una condizione cose se fossi a gennaio” ha confidato il campione a La Gazzetta dello Sport.

Se la forma è quella di un corridore appena rientrato dalla pausa invernale, Nibali ha però avuto alcune risposte più confortanti: “Durante il test non ho avvertito nessun fastidio. Se sto per lungo tempo in una posizione fissa invece sento un fastidio. Fa male e faccio fatica a ruotare il busto verso destra, ma spero che la situazione migliori” ha spiegato il vincitore della Milano-Sanremo.

‘Quel clack nelle orecchie’

Anche se tutto sta procedendo al meglio nel progetto di recupero lampo in vista di Vuelta e Mondiali, Nibali non si toglie dalla testa qualche dubbio sulla sua ripresa e sul suo futuro. “Guarirò? È la domanda che mi faccio sempre perché ho ancora nelle orecchie quel tremendo clack che ho sentito quando sono caduto” ha confidato il capitano del Team Bahrain Merida, che ha stigmatizzato il comportamento di una parte del pubblico del Ciclismo.

‘In alcune circostanze il ciclismo è diventato un circo” ha accusato Nibali sottolineando l’abuso di alcool e l’egocentrismo di alcuni spettatori che farebbero qualsiasi cosa pur di farsi inquadrare.

Il campione siciliano è poi tornato al tema della Vuelta, da interpretare “senza pensare alla classifica, come fossero tante classiche”, e si è detto molto contento per la campagna acquisti del Team Bahrain Merida che gli ha già portato corridori come Teuns, Dennis e Caruso.