Remco Evenepoel ha impressionato tutti ai Mondiali di Ciclismo di Innsbruck. Il 18enne belga, che il prossimo anno correrà con la Quickstep, ha sbaragliato il campo nella categoria juniores con una dimostrazione di superiorità, che non ha precedenti nella storia. Il mondo del ciclismo si sta preparando ad accogliere tra i professionisti quello che, in molti, hanno già ribattezzato il nuovo Merckx. Di Evenepoel, un fenomeno che può segnare un’epoca, ha parlato anche uno dei grandi del ciclismo del recente passato, Tom Boonen, che ha voluto dare qualche consiglio al suo giovane connazionale in un'intervista.
Boonen: ‘Non ha mai avuto bisogno di correre’
Remco Evenepoel è stato l’attrazione principale dei Mondiali di ciclismo di Innsbruck, togliendo anche qualche copertina all’attesa sfida dei professionisti, che domenica farà calare il sipario sulla rassegna iridata. Il giovane belga ha lasciato di stucco tecnici e appassionati con le sue prestazioni e il suo modo di correre, frutto di una superiorità tale da poter ignorare le più basilari nozioni di strategia. Evenepoel si è semplicemente messo in testa, aumentando la velocità fino a renderla insostenibile. Senza mai chiedere cambi, ha trascinando gli avversari a ruota fino a sfinirli e staccarli per involarsi da solo.
Proprio questa superiorità sfacciata, che lo ha abituato a correre in una maniera impossibile per chiunque altro, può rappresentare il suo limite per il futuro.
Così almeno la pensa Tom Boonen, l’ex campione fiammingo che ha parlato di Evenepoel alla tv Sporza: “Ora deve imparare a correre tatticamente. Il suo più grande handicap è che non ha mai davvero avuto bisogno di correre. Le corse sono anche tattiche, fare in modo che gli avversari siano costretti a fare più fatica di te”, ha spiegato Boonen.
‘Potrebbe essere più avanti nello sviluppo’
Pur sbalordito dalle prestazioni del suo giovane connazionale, Boonen ha espresso anche un pò di prudenza rispetto alle possibilità di ripetersi tra i professionisti. “Potrebbe essere un pò più avanti rispetto agli altri ragazzi nel suo sviluppo”, ha analizzato l’ex campione. “Le sue potenzialità sono enormi, ma bisogna anche metterle nel giusto contesto.
Nei professionisti correrà contro uomini che sono già completamente sviluppati, ma alla Quickstep se la caveranno bene”, ha aggiunto Boonen.
L’ex campione ha rilevato anche l’interesse che sta destando l’esplosione del fenomeno Evenepoel: “Remco è un talento eccezionale e le persone che normalmente non parlano mai di ciclismo ora mi chiedono di lui. Ha già superato il suo primo test, ha dovuto fare una scelta importante per il suo futuro diventando professionista in età così giovane e sta ancora vincendo. Questo significa che è forte di testa” ha concluso Boonen.