I Mondiali di Innsbruck hanno consacrato il fenomeno nuovo del Ciclismo, il 18enne belga Remco Evenepoel. Arrivato alle corse in bici poco più di un anno fa dopo aver giocato a calcio ad ottimi livelli, il ragazzo belga ha sbalordito tutti in questa stagione con prestazioni mai viste. Ai Mondiali era atteso al varco e non ha deluso, confermando un talento che fa immaginare ad un campione in grado di segnare un'epoca, ma anche un temperamento fuori dal comune. Sul durissimo tracciato di Innsbruck Evenepoel è stato protagonista di un’impresa eccezionale, recuperando dopo essere rimasto coinvolto in una caduta e poi sfilandosi di ruota gli avversari uno dopo l’altro.

Evenepoel, recupero da fenomeno

La corsa degli juniores ai Mondiali di ciclismo di Innsbruck era particolarmente attesa per vedere all’opera l’astro nascente Remco Evenepoel, già trionfatore nella prova a cronometro, e pronto a ripetere lo show solitario degli ultimi Europei. Un episodio ha però mischiato le carte e costretto il grande favorito a correre con un forte handicap, che alla fine ha amplificato ancora di più la portata della sua vittoria.

A circa 70 km dall’arrivo Evenepoel è rimasto coinvolto in una caduta ed ha perso un paio di minuti rispetto alla prima parte del gruppo.

Il giovane belga si è messo all’inseguimento saltando uno dopo l’altro i corridori che si stavano staccando dal gruppo in un tratto di dura salita. La rimonta spettacolare di Evenepoel non è certo stata agevolata dal plotone, che ha colto l’occasione per cercare di tenerlo lontano. Davanti sono andati all’attacco l’azzurro Piccolo insieme al tedesco Mayrhofer, ma trovando poi anche l’aiuto di un paio di compagni Evenepoel è rientrato nel gruppo ormai ridotto ad una trentina di unità.

Uno show da predestinato

Riparato il danno della caduta, la corsa ha ripreso il corso che era scritto, con il capitano del Belgio nei panni del mattatore assoluto.

Arrivati nel circuito finale da ripetere per due volte Evenepoel ha cominciato a dare le sue accelerate a viso scoperto, dalla testa del gruppo, costringendo alla resa gli avversari.

La fuga di Piccolo e Mayrhofer è stata annullata, ma il tedesco ha avuto un sussulto per tenere il passo di Evenepoel insieme al ceco Vacek. Senza mai chiedere cambi il belga ha continuato a tirare come un forsennato, dimostrando di essere tanto forte da far sfinire gli altri alla sua ruota. Vacek ha dovuto mollare presto, ed anche Mayrhofer alla fine è stato costretto a cedere e lasciare spazio allo show finale solitario del predestinato campioncino belga. Evenepoel ha continuato a macinare a ritmi indiavolati negli ultimi chilometri, con gli altri a cercare faticosamente le ultime energie per giocarsi un piazzamento.

Il fenomeno belga si è poi concesso qualche chilometro di esultanza visto il vantaggio ormai abissale.

Mayrhofer ha difeso a fatica il secondo posto, mentre nel finale Alessandro Fancellu e lo svizzero Balmer sono usciti all’inseguimento con l’azzurro che ha conquistato un bel bronzo.