Tra la settimana iridata di Innsbruck e i giorni scorsi sono state assegnate le prossime quattro edizioni dei Mondiali di ciclismo. Purtroppo non c’è l’auspicata assegnazione a Vicenza, che era candidata per il 2020 ma ha dovuto fare un passo indietro per problemi economici. Al posto della città veneta, che aveva studiato un progetto molto suggestivo che coinvolgeva anche Venezia, è subentrata la Svizzera, che ospiterà due edizioni in appena quattro anni. Intanto però nel 2019 si ripartirà dallo Yorkshire, la regione britannica da cui partì anche il Tour de France 2014, quello stravinto da Vincenzo Nibali.

Mondiali, lo Yorkshire e la Svizzera

Appena archiviata l’edizione austriaca dei Mondiali è già tempo di pensare al futuro della rassegna iridata. Durante la settimana passata ad Innsbruck sono stati presentati i percorsi della prossima edizione che si svolgerà in Yorkshire. La prova in linea dei professionisti tornerà a sorridere agli uomini veloci. La difficoltà principale della corsa sarà la distanza, ben 284 km, praticamente quasi pari ad una Milano Sanremo. Ci sarà qualche salitella nel tratto iniziale in linea, poi si entrerà in un circuito di 14 km ad Harrogate che sarà ripetuto sette volte e che presenterà uno strappetto nella parte iniziale. Sarà una corsa per velocisti e uomini da classiche.

Discorso molto diverso è per i Mondiali 2020, quelli che si sarebbero dovuti svolgere a Vicenza e che invece durante la settimana di Innsbruck sono stati assegnati alla Svizzera. La corsa in linea dei pro sarà durissima, con partenza da Aigle, la sede dell’Uci e l’arrivo a Martigny. Dopo una prima parte in linea in cui si scalerà il Col de Champez, un’ascesa di 11 km, si entrerà nel circuito di Martigny che porterà i corridori per ben sette volte sul Col de la Petit Forclaz.

Si tratta di una salita molto impegnativa, quasi 4 km con una pendenza media del 10%. Nibali e gli altri scalatori rimasti delusi da Innsbruck avranno dunque un’occasione per rifarsi.

Il Belgio e poi la trasferta in Australia

Per il 2021 è stata scelto il Belgio, che non ospita i Mondiali dall’edizione vinta da Mario Cipollini a Zolder nell’ormai lontano 2002.

Ancora non si conoscono i dettagli dei percorsi, che comunque saranno nelle Fiandre. Freschissima è invece la scelta di assegnare i Mondiali 2022 all’Australia, dodici anni dopo la prima trasferta in Oceania segnata dalla vittoria di Thor Hushovd. Allora la corsa si disputò a Melbourne e Geelong, stavolta invece sarà vicino a Sidney, nella cittadina di Wollongong. Dopo cinque edizioni consecutive in Europa, da Bergen 2017 al Belgio, si tornerà quindi a viaggiare verso Paesi di tradizione più recente.

Per l’edizione del 2023 c’è un’interessante candidatura francese. Da ricordare che questa edizione sarà diversa dalle altre, includendo oltre al Ciclismo su strada anche quello su pista e il fuoristrada.

Sarà una sorta di super Mondiale che l’Uci ha deciso di programmare ogni quattro anni a partire appunto dal 2023. Già scelta ufficialmente è la sede per i Mondiali 2024, promessi da tempo alla Svizzera, che così grazie alla rinuncia di Vicenza avrà due edizioni in appena quattro anni.