E’ stata una Parigi Tours completamente diversa rispetto al passato quella che è andata in scena oggi in Francia. Il nuovo percorso con una dozzina di chilometri di strade sterrate in mezzo ai vigneti ha cambiato le carte in tavola di una delle classiche storicamente più favorevoli agli sprinter, rendendola una corsa più vicina ad una Roubaix o ad una Strade Bianche. Negli ultimi 50 km il gruppo è esploso, fino all’assolo vincente di Soren Kragh Andersen che ha piantato in asso Niki Terpstra e Benoit Cosnefroy anche a causa della mancata collaborazione del giovane francese.

Parigi Tours: Quickstep all’attacco, ma Gilbert fora

Con 12 km su strade sterrate negli ultimi 50 di gara, la Parigi Tours ha mostrato un volto completamente rinnovato rispetto alla sua storia. Andando alla ricerca di un maggior spettacolo gli organizzatori hanno inserito sette settori su stradine ghiaiose di campagna in mezzo ai vigneti con un fondo ancora più difficile e sconnesso rispetto a quello della Strade Bianche.

Il gruppo ha viaggiato a velocità sostenutissime, con le prime ore a 48 di media, e con la fuga partita all’inizio che è stata annullata molto presto.

Il gruppo si è sfaldato nei primi settori di sterrato, con la Lotto Soudal particolarmente attiva. È stata però la Quickstep a spezzare la corsa proponendo un azzeccato attacco di Terpstra da cui ha preso il via una fuga con anche Gilbert. L’ex iridato ha però forato poco dopo, e con l’ammiraglia lontanissima per via della grande selezione del gruppo, ha perso più di un minuto per ripartire.

Del momento di indecisione che si è creato ha approfittato il danese Soren Kragh Andersen, sul quale si è prontamente riportato Niki Terpstra.

Kragh Andersen, prima classica

Il giovane Benoit Cosnefroy, iridato degli under 23 nella passata stagione, si è riportato sulla coppia al comando al termine di un inseguimento dispendioso.

I resti del gruppo si sono ulteriormente frazionati per il susseguirsi di sterrati e saliscendi anche molto impegnativi. Groenewegen è presto uscito di scena, Greipel è rimasto attardato per una foratura ed anche Demare non è riuscito a rimanere nel vivo della corsa. All’inseguimento del terzetto al comando è rimasto un altro gruppetto con Naesen, Vanmarcke e Madouas, sul quale è poi rientrato un indomito Gilbert in compagnia di Benoot. La corsa si è risolta però tra i tre già all’attacco. Cosnefroy ha fatto indispettire Terpstra e Kragh Andersen mancando di collaborare, forse per la presenza di Naesen nel secondo gruppetto.

Kragh Andersen ne ha così approfittato per lanciarsi all’attacco da solo, sfruttando un battibecco tra gli altri due.

Il giovane francese è stato costretto ad uscire allo scoperto e a collaborare con Terpstra, ma il danese della Sunweb è volato via imprendibile per andare a conquistare la sua prima vittoria in una classica.

Kragh Andersen ha concluso con 25’’ su Terpstra che si è preso il gusto di battere in volata Cosnefroy e lanciargli un’occhiata di eloquente per il suo atteggiamento. Naesen ha battuto il gruppetto degli inseguitori per il quarto posto.