Il mondo del Basket è in grave lutto per la morte di Tex Winter. Il noto allenatore americano si è spento nelle prime ore del giorno italiano all'età di 96 anni.
Nella sua carriera Winter ha fatto grandissime cose nel suo ruolo di assistant coach soprattutto con i Chicago Bulls e i Los Angeles Lakers, con la messa a punto dell'attacco "triangolo", divenuto celebre agli occhi degli appassionati del gioco ma soprattutto marchio di fabbrica delle formazioni allenate, a cavallo tra gli anni '90 e l'inizio del terzo millennio, da un altro mostro sacro della pallacanestro come Phil Jackson.
Una grave perdita per il basket a stelle e strisce per la scomparsa di uno degli allenatori più vincenti di sempre, nonché innovatore del gioco e forse non abbastanza celebrato a livello internazionale.
L'attacco 'triangolo'
Come abbiamo già detto, la grande innovazione che ha reso celebre Tex Winter e lo ha fatto diventare un fattore determinante per le vittorie dei Chicago Bulls e dei Los Angeles Lakers, è il cosiddetto attacco "triangolo". Si tratta di una disposizione di tre giocatori su un determinato lato della metà campo offensiva, con il pivot che fa da vertice alto e due esterni - tra cui il giocatore più importante della squadra - posti alla base di questo triangolo. Con questo particolare tipo di giocata è stato posto in risalto il talento di giocatori del calibro di Michael Jordan e Kobe Bryant, divenuti i fulcri dell'attacco delle rispettive squadre capaci di portare a casa titoli NBA uno dopo l'altro.
Al fianco di Phil Jackson, il famoso "maestro Zen" della pallacanestro americana, Tex Winter ha infatti portato a casa sei anelli alla guida della franchigia dell'Illinois, per poi diventare campione del mondo in altre cinque occasioni dopo il suo approdo in California.
I tributi del mondo del basket
La notizia della morte di Tex Winter ha fatto cadere nello sconforto praticamente tutto il mondo del basket, o quantomeno chi ne ha apprezzato le doti e le ha sfruttate per vincere partite e campionati.
Come nel caso di Kobe Bryant, il quale ha scritto: "Mi mancherà tantissimo, senza di te non sarei arrivato dove sono oggi". Anche Michael Jordan ha voluto dedicare un pensiero al suo vecchio maestro scomparso: "È stato un grande maestro, sono fortunato ad aver giocato per lui". Dolore forte anche per Steve Kerr, attuale coach dei Golden State Warriors e giocatore ai Chicago Bulls nelle ultime due stagioni con Jackson allenatore e Winter assistente: "È stata una delle persone più importanti della mia carriera nel basket. Molto di quello che faccio con i Warriors è stato forgiato dalle cose che ho imparato da Tex".