L'Italia suona la nona sinfonia. Ai Mondiali femminile di volley in Giappone supera anche gli Stati Uniti, squadra che detiene il titolo, e chiude la seconda fase a punteggio pieno. Nove vittorie in altrettanti match, 27 punti e soltanto tre set lasciati per strada: si tratta dell'unica squadra con un simile ruolino di marcia e con 'scalpi' parecchio illustri come Cina, Russia e, appunto, le statunitensi. Un'altra partita perfetta per queste magnifiche ragazze che hanno ceduto terreno soltanto nel terzo set.

Primo set senza storia

Davide Mazzanti sceglie il consolidato sestetto-tipo e, dunque, Malinov in cabina di regia, Egonu opposto con Sylla e Bosetti in banda, la coppia di centrali composta da Chirichella e Danesi e De Gennaro libero.

Sulle campionesse del mondo si è scatenata la tempesta, a suon di punti firmati da Egonu e Sylla (15 punti in due nel primo parziale). Lo score simboleggia chiaramente ciò che si è visto sul parquet, con un vantaggio di 19-13 che si è poi trasformato nel 25-16 finale con una devastante percentuale in attacco del 54 % contro il 29 delle avversarie.

Orgoglio USA, secondo set combattuto e distanze accorciate nel terzo parziale

Le ragazze americane non ci stanno, Kiraly getta nella mischia Murphy ed Hill ed il match diventa più equilibrato. Tuttavia, nonostante gli USA abbiano condotto a lungo nel punteggio sono sempre stati incapaci di mettere a segno un break importante. Una fase in cui si è registrata una netta prevalenza delle difese sugli attacchi (13-15 il parziale, poi 17-19).

Quando Paola Egonu è salita in cattedra, però, non c'è stato nulla da fare per la nazionale a stelle e strisce: la veneta è ripetutamente andata a segno, facendo cose eccellenti anche con il suo servizio: l'Italia è andata avanti 23-21 ed ha chiuso poi il set sul 25-23. Il terzo set ha invece visto un calo vistoso delle azzurre, comprensibile dinanzi ad una squadra fisicamente molto dotata.

Larson ed Hill hanno cercato di guidare la riscossa delle iridate, capaci di andare a +4 sul 18-14 e di chiudere il set a proprio favore sul 25-20.

L'Italia non fallisce mai i momenti decisivi

Sul 2-1 complessivo, l'inerzia della match poteva pendere a favore della squadra che stava inseguendo nel suo tentativo di portarsi quanto meno al tie-break.

Eventualità che le azzurre hanno seccamente escluso riprendendo la stessa marcia autoritaria mostrata nel primo set. Il nostro attacco ha spinto al massimo, le martellate di Egonu e Sylla hanno scardinato la difesa americana permettendo all'Italia di prendere il largo e di controllare agevolmente la pratica, chiudendo con un eloquente 25-16. Ora la Final Six, il terzo round a sei squadre che si svolgerà a Nagoya dal 14 al 16 ottobre e designerà le quattro semifinaliste.

Italia-USA 3-1, il tabellino

Parziali: (25-16, 25-23, 20-25, 25-16)

Italia: Egonu 33, Sylla 22, Chirichella 8, Malinov 3, Bosetti 5, Danesi 4; Libero: De Gennaro, Cambi, Fahr; N.e: Ortolani, Nwakalor, Pietrini, Lubian, Parrocchiale. All. Mazzanti

USA: Lloyd 2, Larson 14, Gibbemeyer 6, Lowe 2, Bartsch 4, Akinradewo 9; Libero: Robinson. Hill 12, Murphy 2, Hancock 1, Wilhite 1. N.e: Adams, Dixon, Courtney. All. Kiraly.