Al termine di una partita incredibile e durata per ben 50 minuti, la Fortitudo Agrigento riesce ad avere la meglio sull'Orlandina Basket, nel derby siciliano che ha aperto ieri sera il cammino del girone Ovest del campionato di serie A2. Un match pazzesco e che ha avuto bisogno di due overtime per decretare il vincitore, con diversi cambi di fronte sul piano del risultato: a metà gara sembrava che gli ospiti guidati da Marco Sodini potessero condurre nel punteggio, poi nel terzo quarto è arrivato il ribaltone da parte dei padroni di casa, agganciati però nei secondi finali.
I tempi supplementari hanno fornito grande equilibrio fino a metà del secondo, quando poi la squadra allenata da Franco Ciani ha dato lo sprint decisivo per portare a casa una grandissima vittoria, frutto del sacrificio di tutto il roster agrigentino.
Agrigento spreca il vantaggio
Come detto, per poco più di metà dei tempi regolamentari la gara del PalaMoncada ha viaggiato sui binari dell'equilibrio. La Fortitudo Agrigento si è affidata soprattutto all'esperienza di capitan Evangelisti e all'energia dei suoi due americani Bell e Cannon; dall'altra parte l'Orlandina Basket trovava un Triche in giornata di grazia sul piano realizzativo, mentre l'atletismo di Parks e la fisicità di Bruttini e Lucarelli facevano il resto.
All'improvviso, però, arrivava l'accelerazione dei padroni di casa nella seconda metà del terzo quarto, firmata soprattutto da Ambrosin che realizzava punti su punti. Agrigento andava all'ultimo riposo avanti di 10 punti, ma non aveva fatto i conti con la fame della rinnovata formazione paladina, che trovava risorse importanti dai suoi giovani Donda e Laganà: quest'ultimo, con una tripla a 45 secondi dalla fine, andava a impattare il punteggio, costringendo la Fortitudo a ricostruire tutto da capo all'overtime, e dando a sua volta a Capo d'Orlando la chance di tornare a giocarsi la vittoria.
Lo sprint all'overtime
Nel primo supplementare era subito l'Orlandina a cercare di allungare nel punteggio grazie ai soliti Triche e Lucarelli, ma ben presto la netta riduzione delle rotazioni del roster (Bellan fuori per infortunio e Parks fuori per somma di falli) presenterà il conto ai paladini. Brava Agrigento a reggere il colpo e a tenere il punteggio in equilibrio, grazie soprattutto a un Cannon ben ispirato nel pitturato, per poi dare l'accelerata decisiva nel secondo overtime dopo aver pareggiato il primo.
Proprio il lungo americano è stato protagonista insieme al giovane Ambrosin, realizzando punti decisivi e negando a Capo d'Orlando un'altra rimonta che sarebbe stata beffarda. Così il pubblico del PalaMoncada ha potuto esultare, godendosi una domenica strepitosa per iniziare nel migliore dei modi il campionato.