Per festeggiare i cento anni dalla creazione della maglia gialla, l’organizzazione del Tour de France ha preparato per il 2019 un percorso classico, che proporrà per l’ennesima volta le salite storiche come Tourmalet e Galibier. Il tracciato scelto è stato presentato stamani a Parigi e ricalca in gran parte quello che era già stato delineato grazie alle anticipazioni di giornali e siti interessati al passaggio della corsa. Il via sarà sabato 6 luglio da da Bruxelles, con i Vosgi e il Massiccio Centrale a proporre le prime difficoltà prima dei trittici di tappe di montagna sui Pirenei e sulle Alpi.
Le cronometro saranno due, una a squadre e una individuale.
⭐⭐ 🇲🇫 Voici le parcours officiel du #TDF2019 ! / Here is the #TDF2019 route 🇲🇫⭐⭐ pic.twitter.com/dSsyynWXZ8
— Tour de France (@LeTour) 25 ottobre 2018
Tour de France, da Bruxelles ai Pirenei
Il Tour de France 2019 partirà da Bruxelles per omaggiare Eddy Merckx, in occasione dei cinquant’anni dalla sua prima vittoria nella corsa più importante al mondo. L’altro anniversario da celebrare sarà quello dei cento anni dalla creazione della maglia gialla, inventata nel 1919 da Henry Desgrange per distinguere il leader della classifica generale. Merckx è il corridore che l’ha indossata più volte e così il Tour del prossimo anno intreccerà le storie della maglia più ambita del Ciclismo e del campione più vincente di sempre.
Via da Bruxelles il 6 luglio quindi, con una tappa che affronterà anche il Muro di Grammont nella fase centrale per poi tornare nella capitale belga per un prevedibile arrivo in volata. Il secondo giorno sarà subito molto importante, essendo in programma una cronosquadre di 28 km ancora a Bruxelles. Si passerà quindi in Francia con tappe a Epernay e Nancy.
A Colmar, per la quinta tappa, il percorso comincerà a farsi un po’ più ondulato, ma è con la sesta che usciranno allo scoperto i favoriti alla vittoria finale. Sarà riproposto l’arrivo a la Planche des Belles Filles, la salita dove vinse Fabio Aru nel 2017, ma con l’aggiunta di un chilometro sterrato con pendenze fino al 20% che salirà oltre il consueto traguardo delle passate edizioni.
La tappa successiva a Chaone sur Saone sarà per velocisti, prima di affrontare due giornate sul Massiccio Centrale che sembrano insidiose ma non così selettive, probabilmente frazioni più per fughe da lontano che per smuovere in maniera sostanziale la classifica.
Albi e Tolosa sono altre tappe per velocisti, per arrivare quindi ai Pirenei. La prima giornata pirenaica non è particolarmente difficile: si scalerà il Peyresourde a più di 60 km dall’arrivo e quindi l’Horquette d’Ancizan, con gli ultimi 30 km di discesa e piano verso Bagneres de Bigorre. Molto più importante si preannuncia la 13° tappa, una cronometro individuale di 27 km attorno a Pau. Il giorno dopo si tornerà a salire con altre due vette leggendarie, Col du Soulor e Col du Tourmalet, sul quale sarà posto l’arrivo dopo 117 km.
La terza sarà probabilmente la più selettiva delle tappe pirenaiche: dopo il Lers e il Mur de Peguer si affronterà l’inedita salita di Prat d’Albis, uno dei pochi spunti innovativi di questo percorso. L’ascesa finale è di circa 12 km al 6.9% di pendenza.
Etape 15 🚩Limoux - Foix Prat d'Albis 🏁 185 km #TDF2019
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12 km at 6,9% for a new finish.
12 km à 6,9% pour une arrivée inédite. pic.twitter.com/0GJUFu3swd
Le Alpi e il gran finale
L’ultima parte di Tour de France 2019 si aprirà con due tappe interlocutorie, a Nimes e Gap, per poi affrontare il trittico alpino. La 18° frazione scalerà altre salite leggendarie, tra le più presenti fin dai tempi eroici della corsa, il Vars, l’Izoard e il Galibier, per poi scendere al traguardo di Valloire.
Etape 18 🚩Embrun - Valloire 🏁 207 km #TDF2019
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Col de Vars + col d'Izoard + col du Galibier : 3⃣ climbs ⬆ 2000 meters! / 3⃣ cols ⬆ 2000 mètres pic.twitter.com/yQ5DkRbNX5
La tappa successiva porterà i corridori agli oltre 2700 meri dell’Iseran per poi concludersi a Tignes, salita di 7 km al 7%. Infine i conti si chiuderanno con la brevissima tappa Albertville – Val Thorens, 131 km con il Cormet de Roselend e l’infinita salita finale, oltre 30 km che alternano tratti impegnativi con dei falsipiani. Domenica 28 luglio Parigi attenderà i corridori per la consueta passerella finale sui Campi Elisi.
Etape 20 🚩Albertville - Val Thorens 🏁 131 km #TDF2019
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Cormet de Roselend + Côte de Longefoy + Val Thorens = 60 km of climbing! / 60 km d'ascension ! pic.twitter.com/CPqUUtE8cW
Complessivamente gli arrivi in salita saranno cinque, le cronometro due per complessivi 54 km.
Tra le caratteristiche salienti di questo percorso spiccano le tante salite ad altissima quota, una variabile non gradita ad alcuni corridori, e le poche novità in un Tour che ripropone per l’ennesima volta le montagne più classiche portando un alone di leggenda ma anche una certa monotonia.