Il mondo del ciclismo professionistico si avvia verso una nuova riforma che nelle prossime due stagioni porterà tante novità. Cambieranno le classifiche, senza più quella del World Tour ma solo il World Ranking, e il calendario con una nuova challenge ancora in via di definizione che riunirà tutte le più importanti corse di un giorno. Vedremo ogni quattro anni un super Mondiale con tutte le discipline del Ciclismo riunite insieme, tra strada, pista e mtb, e saranno assegnate delle wildcard automatiche alle migliori squadre Professional che potranno così accedere ai grandi giri e alle classiche.

Ma tra le tante novità che si stanno preparando ne spicca una per curiosità: l’Uci ha introdotto anche delle misure limite per i calzini che i corridori possono usare durante le gare.

Ciclismo, alla ricerca dei marginal gains

Se finora non c’erano limiti sull’uso di calzini più o meno lunghi da parte dei corridori professionisti, dal 2019 non sarà più così. L’Uci ha infatti regolamentato anche questo particolare, che potrebbe sembrare insignificante. Negli ultimi anni però le innovazioni che hanno migliorato il ciclismo sono state sempre più evidenti anche nell’abbigliamento tecnico.

Alcune divise hanno destato qualche polemica, si pensa ad esempio al body con dei generatori di vortici indossato dagli atleti della Sky.

Si tratta di un espediente per perfezionare l’aerodinamica, all’insegna della politica dei marginal gains, tanti piccoli miglioramenti per produrre insieme un grande miglioramento. L’Uci ha quindi voluto introdurre i limiti per i calzini e i copri scarpe per evitare che qualche squadra possa trarne vantaggio sfruttandoli come un mezzo per ottimizzare l’aerodinamica.

I nuovi limiti per i calzini

Da gennaio quindi entreranno in vigore le regole e i controlli sui calzini. Il limite è stato così fissato: “Calze e soprascarpe usate in competizione non possono superare l'altezza definita dalla metà della distanza tra il centro del malleolo laterale e il centro della testa del perone”.

Saranno illegali anche indumenti che presentano delle parti rigide e delle rugosità con uno spessore superiore ad un millimetro.

L’idea di fondo è quella di riportare l’abbigliamento ad avere l’unico scopo di vestire e proteggere il corridore senza influenzare la prestazione con delle aggiunte non indispensabili che favoriscono invece una miglior aerodinamica.