Era la sera di San Valentino del 2004 quando il mondo del Ciclismo, e non solo, fu scosso dalla notizia della morte di Marco Pantani. Il campione romagnolo fu trovato senza vita in una stanza di un residence di Rimini, una vicenda che ha ancora molti aspetti poco chiari. Quindici anni dopo quella tragica serata Mario Cipollini ha ricordato alcuni episodi e aneddoti sulla sua amicizia con il Pirata, e soprattutto quel desiderio forte di correre insieme che per qualche motivo misterioso non è potuto diventare realtà.

Lo scambio delle ruote

Mario Cipollini è stato senz'altro uno dei corridori più legati a Marco Pantani.

I due sono stati l’immagine di un periodo vincente del ciclismo italiano, tra volate e montagne, campioni popolari e carismatici capaci di portare lo sport della bicicletta oltre i suoi consueti confini. Ben oltre il ruolo di leader del movimento ciclistico tra Cipollini e Pantani c’era una profonda e vera amicizia, e spesso il Re Leone ancora oggi parla del Pirata con emozione e nostalgia. I quindici anni dalla morte di Pantani sono stati l’occasione per riaprire lo scrigno dei ricordi. Cipollini ha ricordato a ''Tuttobici'' alcuni episodi emblematici del suo rapporto con lo scalatore romagnolo, a partire dallo scambio delle ruote al Giro d’Italia 2003, l’ultima corsa della vita del Pirata.

Il velocista toscano, che era Campione del Mondo in carica in quel Giro, aveva montato sulla sua bicicletta delle ruote artigianali speciali, leggerissime e performanti, che anche Pantani avrebbe voluto ma che per motivi di sponsor non poteva utilizzare. “In un tratto di strada tra l’Abruzzo e le Marche io e Marco decidiamo di scambiarci le ruote.

Come due ragazzini ci fermiamo a bordo strada e velocissimamente eseguiamo l’operazione. Quel giorno ho visto negli occhi di Marco la felicità” ha raccontato Cipollini.

‘Volevo portare in squadra Marco’

L’ex Campione del Mondo ha rivelato poi il suo tentativo di aiutare Pantani dopo le tante vicissitudini che il Pirata aveva passato dopo l’esclusione dal Giro ’99.

Dopo aver conquistato la maglia iridata nel 2002 Cipollini cercò di portare l’amico a correre nella sua squadra. “Ne parlai con lui, il quale si mostrò subito entusiasta e diede mandato alla sua manager Manuela Ronchi di seguire la cosa” ha ricordato l’ex velocista toscano.

L’accordo doveva prevedere l’ingresso della Mercatone Uno nel team di Cipollini, la Domina Vacanze, ma alla fine tutto saltò per motivi che non si sono mai chiariti nonostante le speranze e la voglia dei due campioni che avrebbero fortemente voluto correre insieme. “Bisognerebbe chiederlo a loro e in particolare alla Ronchi” ha aggiunto Cipollini con amarezza cercando i motivi che fecero saltare quel progetto. “Noi sognavamo entrambi ad occhi aperti ma quel sogno rimase tale” ha continuato l’ex campione, che alla Gazzetta ha spiegato che quel progetto sarebbe potuto essere la salvezza per il romagnolo: "Avrebbe trovato un ambiente che non ha mai avuto ed anche la sua storia sarebbe andata diversamente".