Anthony Joshua rompe gli indugi e, dopo settimane di trattative, ufficializza il suo prossimo combattimento in cui metterà in palio i quattro titoli mondiali dei pesi massimi in suo possesso. AJ sbarca in America, sarà sul prestigioso ring del Madison Square Garden di New York il prossimo 1 giugno ed affronterà Jarrell 'Big Baby' Miller. Per quest'ultimo si tratta della prima chance mondiale della carriera. Di conseguenza, il britannico non sarà a Wembley il prossimo 13 aprile, match che era stato prefissato lo scorso settembre, ma che è stato annullato dalla Matchroom Boxing.

Eddie Hearn ha compreso che, per il suo pugile, c'è la necessità di salpare oltre oceano alla volta della culla della boxe, per non essere da meno del connazionale Tyson Fury che lo scorso 1 dicembre ha affrontato Deontay Wilder per il titolo mondiale WBC ed ha chiuso il combattimento con un pari, andando vicinissimo ad una clamorosa vittoria.

Joshua: 'Il momento di attraversare l'oceano è arrivato'

"Mi sto dirigendo verso la Grande Mela - ha commentato Joshua dopo l'annuncio - e sebbene sia stato un onore ed una benedizione combattere in casa, nel Regno Unito, soprattutto allo stadio di Wembley, è giunto il momento di attraversare l'oceano Atlantico e difendere i miei titoli dei pesi massimi negli Stati Uniti.

Non vedo l'ora di affrontare questa nuova sfida, Miller è un buon pugile ed un brillante chiacchierone, sarà un bel match. Prevedo di batterlo con stile per lasciare il segno". Per il campione del mondo si tratterà del 23esimo match della carriera, ha vinto i primi 22 con 21 k.o: un record terrificante. Sarà inoltre la sua settima difesa di titoli mondiali ed il suo ottavo combattimento complessivo con in palio una cintura iridata.

La prima, quella versione IBF, la conquistò nel 2016 mettendo al tappeto in due round Charles Martin.

Miller: 'AJ tornerà a casa a mani vuote'

Anche Jarrell Miller è imbattuto in 24 incontri da professionista, con 23 vittorie (20 k.o) ed 1 pari. Sarà il suo primo match valido per una corona mondiale e Joshua rappresenta certamente un bel salto di qualità considerato che non ha mai affrontato avversari di primissimo piano.

I suoi 'scalpi' più illustri sono quelli di Gerald Washington e Johann Duhaupas, pugili che hanno avuto le loro rispettive chances mondiali, entrambi al cospetto di Deontay Wilder ed entrambi finiti al tappeto. Miller gli ha riservato più o meno la stessa sorte. Con Joshua non corre buon sangue, dopo la rissa sfiorata lo scorso anno in occasione della conferenza stampa per la presentazione del combattimento tra il britannico ed Alexander Povetkin. Nella circostanza erano volate parole grosse. Il commento di Miller ostenta sicurezza, nonostante la grande caratura del suo prossimo avversario. "AJ sta facendo un grosso errore nel venire a combattere a casa mia, tornerà nella sua casa a mani vuote e senza alcun titolo. Il prossimo 1 giugno disputerò il combattimento che ho sognato per tutta la vita e dimostrerò ciò per cui sono nato".