Neanche stavolta, al suo tredicesimo assalto, Greg Van Avermaet è riuscito a mettere le mani sulla corsa dei suoi sogni, il Giro delle Fiandre. Il campione è arrivato per ben tre volte sul podio in passato in questa corsa, accarezzando la vittoria senza coglierla e anche quest’anno ha dovuto rimandare l’appuntamento. Il corridore della CCC ha trovato un Alberto Bettiol decisamente superiore e non è riuscito a fare selezione nel finale per riaprire la sua corsa.

Van Avermaet: ‘Potevo risparmiare qualcosa dopo il Grammont’

Il Giro delle Fiandre di Greg Van Avermaet si è concluso con un po’ di delusione.

Il corridore fiammingo insegue questo successo da anni, inanellando belle prestazioni e tanti piazzamenti tra podi e top ten, ma senza centrare il risultato pieno. Il campione è stato molto attivo dopo che il gruppo si è frazionato sul Grammont, un dispendio di energie che non ha portato a nessun risultato concreto. “La corsa si è spezzata rapidamente dopo il Grammont, pensavo fosse una buona cosa per me perché ero nel primo gruppo, ma poi ho speso delle energie ed è stato per niente, perché la seconda parte del gruppo è rientrata”, ha analizzato il campione, che ritiene questo l’unico errore della sua corsa. “Avrei potuto risparmiare delle energie dopo il Grammont sapendo come è andata, ma alla fine ho fatto il finale come volevo farlo”, ha aggiunto Van Avermaet, che ha motivato la scarsa collaborazione negli ultimi chilometri con la presenza di uomini veloci come Kristoff e Matthews.

“Non è il mio lavoro portarli sul traguardo e fargli vincere il Giro delle Fiandre. Sull’ultimo Paterberg speravo di andare via con un gruppetto ridotto, ma quando arrivi in cima con quindici corridori tra cui alcuni molto veloci allora è difficile lavorare tutti insieme per riprendere Bettiol”, ha spiegato il campione della CCC.

‘Non potevo seguirlo’

Van Avermaet ha chiuso il suo Fiandre al decimo posto dopo essere stato piegato da Alberto Bettiol sull’Oude Kwaremont, in una sfida diretta dall’esito davvero inatteso.

Il campione olimpico e il corridore toscano erano stati compagni di squadra nella scorsa stagione alla BMC. Quell’esperienza nel team rossonero era stata davvero avara di soddisfazioni per Bettiol, ma Van Avermaet aveva intuito il suo potenziale ancora inespresso.

“Lo conosco ed era un grande talento, ma anche un po' pigro. È partito al momento giusto, io non ho potuto seguirlo, ho dovuto continuare al mio ritmo”, ha raccontato il belga della CCC a proposito del suo ex compagno di squadra. “L’anno scorso era troppo grasso, ora potrebbe aver fatto quel salto per fare tutto quello che deve fare”, ha chiosato il campione olimpico.