"Speriamo di poter ufficializzare tutto entro questo fine settimana". Eddie Hearn si mantiene possibilista e rende noto, nel corso di un'intervista concessa a Fight Hub Tv, che le trattative per il mondiale dei pesi massimi che si disputerà il prossimo 1 giugno sul ring del Madison Square Garden stanno proseguendo. Inoltre, ha voluto rispondere a quanto dichiarato di recente dal manager di Luis Ortiz, rigettando le accuse di aver presentato un'offerta troppo bassa al pugile cubano. Sul pugile che in questo momento sia più vicino alla sfida con Anthony Joshua valida per le cinture iridate Super WBA, IBF, IBO e WBO non si sbilancia, ma fa capire comunque che almeno un paio di nomi sono favoriti a salire sul quadrato a New York.

'Voglio uno sfidante che sia convinto di poter vincere'

Anthony Joshua, come noto, si trova senza avversario dopo che lo sfidante originale, Jarrell Miller, ha fallito il test antidoping. L'identikit ideale è stato tracciato quasi subito, Hearn vuole un pugile americano o qualcuno che sia comunque conosciuto al pubblico degli States. Ecco perché profili come Dillian Whyte o Manuel Charr sono stati scartati quasi subito ed alla fine la cerchia si è ridotta a pochi nomi. "La cosa più importante è evitare coloro che vogliono soltanto i soldi, io voglio qualcuno che sia convinto di poter vincere e strappare le cinture ad AJ e penso di avere un paio di ragazzi che lo pensano davvero".

Il punto su Ortiz

Luis Ortiz, già sfidante al titolo mondiale WBC dei pesi massimi e sconfitto lo scorso anno da Deontay Wilder, è stato il primo nome fatto da Anthony Joshua in sostituzione di Miller, secondo quanto racconta Eddie Hearn. "Ho pensato che non fosse l'ideale perché abbiamo davanti solo tre o quattro settimane di sparring mancino (Ortiz è mancino, quello che nella boxe viene definito 'falsa guardia', ndr), ma se AJ vuole così lo combatteremo.

Gli abbiamo fatto due offerte, ma non ha funzionato". Sarebbero le famose 'lowball offers', le offerte al ribasso 'denunciate' dal promoter di Ortiz. "Non parlerò pubblicamente di cifre perché potrebbero ostacolare i negoziati in corso - dice Hearn rivolto al cronista - ma ti mostrerò le offerte che abbiamo fatto e potrai decidere tu stesso se si tratta di offerte al ribasso.

Penso che sarai scioccato nel vedere ciò che hanno rifiutato per questo combattimento. Sono stanco delle persone che cercano di usare il nome di AJ e poi mentono sulle cose. Credo che qualcuno abbia perso un'occasione".

Andy Ruiz, Michael Hunter e Trevor Bryan

Hearn parla di 'quattro, cinque ragazzi pronti a combattere', in realtà stando alle indiscrezioni il campo si starebbe riducendo a tre. I nomi sono noti e il promoter di Anthony Joshua li conferma come 'papabili'. Andy Ruiz si è proposto qualche giorno addietro tramite Instagram ed è realmente un profilo che lo staff di Joshua sta vagliando con estremo interesse. "Mi piace questo ragazzo - dice Hearn, parlando di Andy Ruiz - perché credo che abbia un grande cuore.

Fisicamente non sembra granché, ma in realtà sarebbe un duro avversario per AJ perché è veloce, è basso, è aggressivo e sa essere esplosivo, è davvero un buon pugile". Il manager britannico non nasconde di preferirlo perché fisicamente gli ricorda Miller. "Lo stile è simile ed anche la stazza, ma è più veloce di Miller". A suo avviso Michael Hunter sarebbe però l'avversario più difficile. "Hunter è molto mobile, anche lui è più basso di AJ, sa usare molto bene il ring. Sarebbe un combattimento non facile per Joshua, ma sicuramente un bel combattimento". Nella 'triade' ci sarebbe anche Trevor Bryan. "Devo dire che lo conosco poco - ammette Hearn - ma è con Don King. Non è il favorito per il match mondiale, però attualmente è lo sfidante numero uno per la WBA".

Il cronista gli fa notare che, chiunque salirà sul ring, lo farà comunque con poco preavviso ed avrà davanti un pugile dal valore planetario come il pluricampione mondiale britannico. "Non è l'ideale nemmeno per Joshua che si sta allenando da 12 settimane per affrontare Jarrell Miller ed ora avrà davanti un altro avversario".