Dalla Milano-Sanremo al Giro delle Fiandre non è stata finora una primavera fortunata per Peter Sagan. Il tre volte campione del mondo punta buona parte della sua stagione su questa campagna di classiche, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Il capitano della Bora è arrivato quarto alla Sanremo, diciassettesimo alla E3 di Harelbeke e trentaduesimo alla Gand-Wevelgem. Anche domenica scorsa, al Giro delle Fiandre, il campione slovacco è apparso in difficoltà costante, sempre sulla difensiva, e ha chiuso solo all'undicesimo posto.

Sagan è stato rallentato nella preparazione da un malanno, ma il suo allenatore Patxi Vila ha spiegato che questa non è l'unica ragione per la quale sta faticando in questo modo.

Vila: 'Analizziamo quello che non va'

In casa Bora-Hansgrohe c'è un po' di preoccupazione per quello che sta succedendo a Peter Sagan in questa primavera di classiche così sottotono. Oltre ai risultati, sono state le prestazioni del tre volte iridato a lasciare qualche perplessità, visto che mai era apparso così in difficoltà come quest'anno durante la campagna del nord. Le ipotesi fatte per spiegare questo calo di rendimento di Sagan sono di una preparazione spostata temporalmente in avanti per arrivare fino alla Liegi-Bastogne-Liegi e di un malanno che lo ha condizionato prima della Tirreno-Adriatico.

Il suo allenatore Patxi Vila ha però respinto queste spiegazioni, o almeno l'idea che questi siano gli unici motivi delle difficoltà del suo campione.

"Non sta trovando le sensazioni che aveva in passato e dobbiamo analizzare perché questo sta accadendo - ha dichiarato l'ex corridore basco, al fianco di Sagan fin dal 2015 - Alla fine il Fiandre non è stata una brutta gara, era nel gruppo di testa, dobbiamo analizzare cosa non sta andando e provare a cambiarlo. Il malanno non lo ha aiutato, è sicuro, forse lo ha condizionato più di quanto si pensava all'inizio.

Non è una scusa, ma non è stato d’aiuto".

'Abbiamo lavorato sei mesi ed è deludente'

Vila ha rispedito al mittente la teoria di chi sostiene che Sagan sia volutamente in ritardo di condizione perché ha aggiunto al suo programma stagionale la Liegi-Bastogne-Liegi, e starebbe pensando proprio alla classica che si correrà il 28 aprile.

"Sanremo, Fiandre e Roubaix erano i tre grandi obiettivi, quindi mentirei se dicessi che abbiamo spostato la preparazione, non è vero. Volevamo che fosse al 100% dalla Milano-Sanremo fino alla fine delle classiche", ha dichiarato il tecnico basco, trovando qualche motivo di ottimismo in vista delle prossime corse, a partire dalla Roubaix di domenica.

"Ho visto un buon Peter, meglio nel finale della corsa piuttosto che nella parte centrale. Sta tornando ma non è al top", ha spiegato Vila senza nascondere però l'insoddisfazione per come sta andando la campagna di classiche. "Siamo qui per vincere e se non lo facciamo è deludente. Abbiamo lavorato quasi sei mesi per questo. È deludente, ma lo sport è questo e dobbiamo andare avanti", ha concluso l'ex ciclista.