È ancora Bora Hansgrohe sulle strade della Volta Paesi Baschi. Dopo i tre successi di Maximilian Schachmann nelle prime quattro tappe, un filotto interrotto solo da una stoccata di Alaphilippe, è stato l’altro tedesco Emanuel Buchmann a prendersi tuta la scena nella quinta frazione. Buchmann è partito ad una quarantina di chilometri dall’arrivo ribaltando una situazione tattica che sembrava fin lì a vantaggio della Astana, e trovando una rincorsa non particolarmente incisiva da parte del gruppo dei favoriti ha messo da parte un paio di minuti di vantaggio.

Il corridore della Bora ha così amministrato la situazione sulla salita finale di Arrate conquistando tappa e maglia di leader.

Paesi Baschi, la Astana all’attacco di Schachmann

La quinta tappa era la più classica ed attesa della Volta Paesi Baschi, quella con l’arrivo sulla salita di Arrate. L’occasione era ghiotta per mettere alle corde la maglia gialla di Schachmann, il tedesco della Bora vincitore di tre delle prime quattro frazioni corse su tracciati più veloci. La Astana di Ion Izagirre e Fuglsang si è incaricata di costruire la corsa mandando all’offensiva da lontano Luis Leon Sanchez, ma la Bora ha replicato mettendogli alle calcagna Gregor Muhlberger.

La sfida tra le due squadre è stato il tema dominante della tappa e la partita è sembrata tutta a favore del team kazako sulla durissima salita di Izua, a poco più di 40 km dall’arrivo. Gli scalatori della Astana hanno approfittato del terreno a loro favorevole per preparare l’attacco di Ion Izagirre, arrivato però solo all'ultimo chilometro.

Schachmann è salito con grande intelligenza, in agilità e con un passo regolare, perdendo poco terreno e rientrando con altri corridori subito dopo lo scollinamento quando al comando della corsa si sono ritrovati una trentina di uomini.

Tappa e maglia gialla per Buchmann

La Bora ha poi rovesciato le sorti della corsa muovendo i propri corridori con grande sagacia e mandando all’offensiva Emanuel Buchmann.

Il tedesco è stato seguito da Luis Leon Sanchez, che però ha presto desistito, da Sergio Henao e Valentin Madouas, staccati sulla successiva salita di Trabakua. Gli Astana sono rimasti con il solo Gorka Izagirre da poter sfruttare per l'inseguimento prima della salita finale di Arrate, e nessun’altra squadra ha collaborato con i kazaki. Così, grazie ad un’azione notevole e alle pieghe tattiche prese dalla corsa, Buchmann ha guadagnato tantissimo spazio arrivando ai piedi dell’erta finale con due minuti di margine. I big sono stati costretti ad uscire subito allo scoperto con una bella girandola di scatti tra Landa, Ion Izagirre e Fuglsang, mentre Schachmann è andato su con un buon passo regolare per minimizzare il distacco.

Davanti Buchmann ha retto bene nonostante lo sforzo prolungato ed è andato a vincere con 1’08’’ su Izagirre, Adam Yates e Fuglsang, con il rampante Pogacar e Daniel Martin poco dietro. Schachmann si è ben difeso concludendo a 2’04’’. La classifica, alla vigilia dell’ultima tappa, ha così ribaltato i nomi ma non la sostanza, con la Bora che ha superato con intelligenza questa giornata che sembrava critica. Buchmann è ora in maglia gialla con 54’’ su Ion Izagirre e 1’04’’ su Schachmann.