Dopo sei giorni avari di soddisfazioni arriva una tappa esaltante per il Ciclismo italiano. Al termine di una lunga fuga sul traguardo di San Giovanni Rotondo sono stati in due a festeggiare. Fausto Masnada è stato il mattatore della corsa ed ha conquistato la tappa trovando in Valerio Conti un compagno d’avventura ideale. Il romano ha dato man forte allo scatenato bergamasco della Androni contando sul buon posizionamento in classifica generale che gli ha permesso di conquistare la maglia rosa. Il gruppo si è disinteressato della fuga e Roglic ha ceduto ben volentieri il simbolo del primato.

Giro, la caduta di Roglic

La sesta tappa del Giro d’Italia rappresentava la prima concreta occasione per una fuga da lontano. Con il suo percorso mosso, il chilometraggio ampio e una salita morbida ma lunga nella parte finale, la corsa era ideale per invogliare all’attacco. L’avvio è stato per questo veloce e combattuto, e tra scatti e contro scatti si sono verificate anche delle cadute. In una è rimasto coinvolto Primoz Roglic, ripartito con il pantaloncino strappato ma senza particolari problemi.

Dopo una fase confusa sono riusciti ad evadere tredici corridori: José Rojas, Andrey Amador (Movistar), Nans Peters (AG2R La Mondiale), Pieter Serry (Deceuninck-QuickStep), Ruben Plaza (Israel Cycling Academy), Nicola Bagioli (Nippo-Fantini-Faizanè), Valerio Conti (UAE Emirates), Fausto Masnada (Androni-Sidermec), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Sam Oomen (Team Sunweb) e Amaro Antunes (Team CCC).

Il gruppo non ha inseguito con particolare veemenza: la Jumbo Visma di Roglic ha deciso di non difendere la maglia rosa per non affaticarsi eccessivamente nei prossimi giorni e nessun’altra squadra ha preso il comando delle operazioni per riaprire la corsa che è stata così consegnata ai fuggitivi.

Masnada incontenibile

La situazione si è placata in attesa della lunga salita di Coppa Casarinelle dove il gruppo dei fuggitivi è esploso regalando grande spettacolo.

Fausto Masnada ha attaccato quasi subito, a circa 28 chilometri dall’arrivo, e solo Valerio Conti, il corridore meglio posizionato in classifica generale tra i fuggitivi, l’ha seguito. I due uomini più quotati della fuga, Oomen e Amador, non si sono dimostrati molto incisivi, condizionando probabilmente anche gli altri corridori che si erano concentrati su di loro.

Masnada e Conti hanno guadagnato rapidamente una trentina di secondi finché Carboni, Rojas e Plaza sono usciti all’inseguimento stabilizzando le distanze. Masnada ha dimostrato di avere una condizione eccezionale mettendo un po’ in difficoltà Conti, ma intelligentemente non ha insistito tenendo il romano con sé.

Dopo lo scollinamento il corridore della UAE è riuscito a dare man forte al bergamasco della Androni, trovando un accordo per un fine comune: arrivare al traguardo per dividersi la posta tra tappa e maglia rosa. La collaborazione ha permesso ad entrambi di coronare il proprio sogno dopo aver tenuto altissimo il ritmo negli ultimi 20 km scongiurando ogni rientro. Masnada ha così conquistato la tappa a San Giovanni Rotondo e Conti ha vestito la maglia rosa con un vantaggio considerevole che potrebbe permettergli di tenere la testa della classifica fino alle grandi montagne. Rojas ha completato il podio di giornata davanti a Plaza e Carboni, premiato per la bella tappa con la maglia bianca.

Il gruppo è arrivato tranquillamente a più di sette minuti ed ora i favoriti al successo finale si sono visti scavalcare in classifica da quasi tutti i fuggitivi di oggi. Conti è in maglia rosa con 1’41’’ su Carboni, mentre Roglic è a 5’24’’.