Sono gli ultimi due appuntamenti con la montagna per cambiare le sorti di un Giro d’Italia che sembra decisamente indirizzato verso Richard Carapaz e una Movistar assolutamente perfetta. Oggi a San Martino di Castrozza, ma soprattutto domani nel tappone dolomitico con arrivo a Croce d’Aune-Monte Avena, si giocano le ultime carte prima della crono conclusiva di Verona, dalla quale non si attendono grandi distacchi. Vincenzo Nibali non ha brillato nella tappa di mercoledì ad Anterselva, ma nelle frazioni finali e decisive dei grandi giri non ha mai sbagliato e può ancora puntare sulla sua classe ed esperienza per ribaltare la corsa.

Nibali: ‘Sabato è il giorno più importante’

Anche se oggi il Giro torna in salita con la tappa di San Martino di Castrozza, tutti sanno bene che sarà domani il vero snodo cruciale di quest’ultima parte di corsa. La Feltre–Croce D’Aune, penultima fatica della corsa rosa, è la frazione che può rivoluzionare la classifica con i suoi 5.000 metri di dislivello, le lunghe ascese a Cima Campo, Passo Manghen e Passo Rolle prima di arrivare al gran finale di Monte Avena. È la tappa in cui si può anche azzardare qualcosa, cercare di partire da lontano con il sogno di ribaltare le sorti della classifica ma anche con il rischio di saltare in aria e perdere anche la posizione fin qui acquisita.

Nibali sa di dover recuperare circa un minuto e mezzo su Carapaz per poi avere l’opportunità del sorpasso nella cronometro finale cancellando totalmente quell’1’54’’ che ora lo divide dallo scalatore dell’Ecuador in classifica.

Per farlo non può aspettare gli ultimissimi chilometri, ma deve muoversi prima, magari trovando qualche alleanza di giornata e soprattutto un calo di Carapaz, fin qui apparso sempre molto brillante. Nibali sembra combattuto sull’opportunità di andare all’attacco da lontano, non tanto per sé ma per la squadra. “Se le gambe ci sono si può anche giocare il tutto per tutto.

Non so come starò sabato che è il giorno più importante”, ha dichiarato il capitano del Team Bahrain.

‘Conta solo vincere o perdere’

Nibali è concentrato unicamente sull’obiettivo maglia rosa, anche perché un piazzamento non cambierebbe nulla nella sua carriera da fuoriclasse.

“Ho vinto due volte il Giro d’Italia e sono a lottare per il terzo. Al punto in cui sono arrivato conta solo vincere o perdere”, ha continuato il campione del Team Bahrain che però è frenato dalla squadra nei suoi propositi d’attacco. “Bisogna vedere cosa dicono le gambe e c’è anche un senso di rispetto verso la squadra che in questi giorni mi ha sempre supportato, devo pensare a quello che hanno fatto per me”, ha spiegato il vincitore della tripla corona.

Attualmente Nibali occupa il secondo posto della classifica generale con 1’54’’ da Carapaz, mentre Roglic è a 2’16’’.