Con una fuga solitaria durata per tutta la corsa Hugh Carthy si è assicurato l’ultima frazione del Giro di Svizzera che scalava tre lunghe salite. La tappa ha avuto un avvio intenso, con anche Fabio Aru all’attacco, trovando presto nel giovane americano un mattatore assoluto. Per la classifica generale Egan Bernal non ha trovato difficoltà a condurre in porto la sua maglia oro, nonostante un Rohan Dennis più forte che mai in montagna. Il corridore australiano ha cercato di attaccare sull’ultima salita, ma Bernal lo ha controllato senza problemi.
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Svizzera, partenza scoppiettante
La nona ed ultima tappa del Giro di Svizzera presentava un percorso breve, appena un centinaio di chilometri, ma con tre lunghe salite in sequenza: Nufenenpass, San Gottardo e Furkapass. Come spesso accade in queste frazioni corte e senza respiro, la partenza è stata scoppiettante, con una sequenza di attacchi. Hugh Carthy (EF) è stato tra i primi a muoversi e si è isolato al comando, con Fabio Aru (UAE) che è uscito al suo inseguimento senza però riuscire a raggiungerlo.
Nonostante i vari gruppetti che si sono formati dietro di lui, Carthy non ha atteso nessuno, convinto ad andare via da solo verso una grande impresa.
Aru è stato poi raggiunto da Kamna (Sunweb) sulla prima salita, e successivamente anche da Spilak (Katusha), Soler (Movistar) e Frank (AG2R). Lo scalatore sardo, al rientro dopo l’intervento alla gamba, è poi comprensibilmente calato nella seconda parte della tappa ed è rimasto staccato sul San Gottardo, concludendo la frazione con 10 minuti di ritardo.
Dennis ci prova
La Astana ha dato un’accelerata al ritmo del gruppo sul San Gottardo, provocando una forte selezione, ma non è riuscita a demolire in maniera significativa il vantaggio di Carthy. Il britannico ha scollinato la seconda salita con un paio di minuti sul gruppetto di Spilak e circa quattro sul plotone ridotto ad una ventina di unità.
Carthy non ha ceduto neanche sull’ultima salita, il difficile Furkapass, dove Pozzovivo (Team Bahrain) ha preso la guida del gruppo andando a riprendere i contrattaccanti e impostando un buon passo regolare per Rohan Dennis, secondo in classifica generale a 22’’ da Bernal. Il passista australiano, sottotono ieri nella sua cronometro, si è dimostrato in grande crescita in salita ed ha avuto il coraggio di tentare un attacco nella parte finale del Furkapass. Bernal lo ha seguito senza fatica e senza mai provare a rilanciare, con Benoot (Lotto Soudal), Betancur (Movistar), Konrad (Bora), Hirt (Astana) e Pozzovivo che sono rimasti staccati.
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Carthy ha scollinato anche l’ultima fatica ancora con un buon passo e si è buttato nella velocissima discesa finale dove ha difeso senza affanni il suo vantaggio andando a cogliere il successo sul traguardo di Goms.
Dennis e Bernal sono arrivati ad un minuto, mentre nella discesa Frank e Spilak sono riusciti a riprendere e staccare il gruppetto degli altri uomini di classifica arrivando a 1’52’’, poco avanti a Pozzovivo e compagnia.
La classifica finale del Giro di Svizzera ha così confermato le posizioni sul podio già acquisite dopo la crono di ieri. Egan Bernal ha conquistato il successo senza trovare troppe resistenze, con questo inedito Rohan Dennis in versione scalatore al secondo posto a 19’’ e Konrad staccatissimo a completare il podio a 3’04’’.
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