Il Ciclismo amatoriale dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolto in un presunto caso di doping una stella delle granfondo non sta passando un bel periodo. A inficiare la credibilità delle granfondo anche un caso di doping meccanico che nel ciclismo su strada purtroppo non è una novità. A parlare a tutto tondo del momento che questo sport sta passando è intervenuto Roberto Sgalla sulla testata specializzata InBici.net.

Il responsabile della Commissione Direttori di Corsa e Sicurezza della Federazione Ciclistica Italiana è stato chiaro, più sicurezza nelle gara amatoriali e più controlli antidoping.

Ciclismo amatoriale, più sicurezza per le corse e controlli antidoping

Il nuovo disciplinare che regolamenta le corse amatoriali è entrato in vigore il 19 giugno, redatto dal Ministero dell'Interno. Tale nuovo regolamento prevede un cambiamento radicale nella gestione della sicurezza dei ciclisti durante la manifestazione, imponendo più scorte di polizia e tecniche e aumentando di conseguenza costi di gestione agli organizzatori. Proprio il responsabile della Federazione è il primo a sostenere che: "Non c’è dubbio che, con le norme contenute nel nuovo Disciplinare, i costi - dichiara Roberto Sgalla - per gli organizzatori aumenteranno ma, quando si gestiscono manifestazioni con migliaia di atleti, non si può risparmiare sulla sicurezza”.

Il vecchio regolamento aveva ben sedici anni riporta Sgalla, e andava per forza di cose aggiornato inoltre era previsto per gare di ciclismo con non più di duemila atleti. Il ciclismo sta divenendo sempre più uno sport di massa e si contano moltissime granfondo con un numero imponente di partecipanti, basi pensare alla Nove Colli o alla Granfondo Campagnolo di Roma.

Sgalla lancia poi una frecciatina agli organizzatori che si sarebbero già lamentati delle nuove norme: "La sicurezza non è gratis". E proprio su questo punto attacca quegli organizzatori: "(..) che con una logica speculativa, hanno sempre organizzato le corse in maniera superficiale ed approssimativa". Il consiglio che arriva dal Responsabile Sicurezza è quello di diminuire i premi e alzare il livello della sicurezza.

Sono poi state introdotte nuove norme sulle ambulanze al seguito con personale specializzato e barriere sugli ultimi metri prima del traguardo quando il numero di partecipanti è elevato, per la sicurezza di pubblico e ciclisti. Aumenta anche il numero di personale agli incroci per le gare con più di mille partecipanti. Sarà previsto anche l'obbligo di motostaffette con tessera rilasciata dalla Federazione oltre al personale di scorta della gara.

Antidoping nel ciclismo amatoriale, più controlli nelle granfondo

Per Sgalla il ciclismo amatoriale sta vivendo un momento di agonismo esasperato ed è ora che si ritorni a pensarlo come passione condivisa. L'augurio è che molte granfondo diventino delle cicloturistiche, vero obiettivo di queste manifestazioni.

Purtroppo l'agonismo spinto porta anche con sè il doping, ecco che per fermare questa piaga si starebbe pensando ad: " (..) arrivare all’introduzione sistematica dell’antidoping in tutte le granfondo". Questo sicuramente porterà più costi alle organizzazioni e associazioni ma si potrà tornare ad avere credibilità e rispetto.