Alla vigilia delle grandi montagne del trittico alpino il Tour de France ha concesso una giornata di gloria ai cacciatori di tappe intermedie.

Ad approfittarne è stato Matteo Trentin, dominatore assoluto di una fuga inizialmente composta da ben 33 corridori. Il Campione Europeo non si è fatto sorprendere quando la fuga si è spezzata, staccando poi tutti quanti appena prima dell’inizio della salita al col de Sentinelle. Nonostante l’inseguimento di un gruppetto di grande qualità, con anche l’olimpionico Van Avermaet, Trentin ha aumentato e poi difeso con sicurezza il suo vantaggio andando a trionfare sul traguardo storico di Gap.

Gli uomini di classifica si sono concessi un giorno di attesa prima della sfida finale sulle Alpi.

Tour de France, il giorno perfetto per la fuga

Con i suoi 200 km ondulati e la salita al col de Sentinelle vicina al traguardo, la tappa numero diciassette del Tour de France si presentava come l’occasione perfetta per una fuga da lontano di uomini fuori classifica. Così è stato, e nella prima ora di corsa si sono susseguiti gli attacchi ad un ritmo forsennato per cercare di portare via l’azione decisiva.

Alla fine sono riusciti ad evadere ben 33 corridori tra cui Van Avermaet, Boasson Hagen, De Gendt, Mollema, Teuns, Politt, Rui Costa e i tre italiani Trentin, Oss e Pasqualon.

Total e Arkea, due delle squadre invitate che avevano proprio in queste tappe delle buone occasioni per mettersi in evidenza, sono rimaste sorprendentemente fuori dalla fuga ed hanno cercato una disperata rincorsa, ma alla fine hanno dovuto cedere e lasciare via libera al gruppo dei 33.

La Deceuninck Quickstep ha allora preso la testa a ritmo blando lasciando prendere minuti su minuti alla fuga e per il gruppo la corsa è andata in archivio così.

L’assolo di Trentin

La tappa si è riaccesa a circa 30 km dall’arrivo quando Politt ha aperto una serie di attacchi che hanno spezzato il gruppo dei fuggitivi, troppo numeroso per arrivare tranquillamente al finale di corsa.

Davanti sono così rimasti in dieci: Van Avermaet, Trentin, Oss, Perichon, Herrada, Asgreen, Mollema, Teuns, Gorka Izagirre, Skujins. Poco prima dell’imbocco della salita finale Trentin, dopo aver già dimostrato di essere in grande giornata, ha colto tutti di sorpresa con un bell’attacco a cui non ha risposto nessuno.

Il corridore della Valsugana ha poi scalato con un’azione molto incisiva il de la Sentinelle, con Perichon uscito all’inseguimento ma senza mettere in pericolo la posizione del battistrada.

Nell’ultima parte della salita è stato Asgreen a lanciarsi con una bella progressione con cui ha superato Perichon, ma anche il danese non è riuscito ad avvicinarsi a Trentin che ha gestito il finale con piena sicurezza andando a trionfare sul traguardo di Gap, uno degli arrivi storici del Tour de France. Asgreen ha difeso con un po’ di fatica il secondo posto, con Van Avermaet, sempre sulla difensiva, al terzo davanti a Mollema e Teuns.

Matteo Trentin ha regalato la seconda vittoria al Ciclismo italiano in questo Tour dopo quella di Viviani nella quarta tappa, mentre la Mitchelton è arrivata a quota quattro.

La top ten della classifica generale è rimasta invariata, con Alaphilippe in giallo con 1’35’’ su Thomas e 1’47’’ su Kruijswijk alla vigilia della prima delle tre tappe alpine che decideranno la corsa. Unico cambiamento è stata la risalita di Meurisse, uno dei corridori in fuga, che si è installato al 13° posto.