Poco più di un mese fa si erano ritrovati al Roland Garros, un anno e mezzo dopo l'ultima sfida. Aveva vinto Rafa Nadal, la terra rossa del resto è la sua superficie dove è davvero difficile batterlo, anche per colui che in tanti considerano il GOAT. Ora siamo sull'erba di Wimbledon, la seconda casa di Roger Federer, ma in realtà per l'ultimo confronto sullo stesso campo bisogna andare indietro di 11 anni. Era la finale del 2008, vinse lo spagnolo al termine di cinque indimenticabili set giocati in complessive 4 ore e 48 minuti. Sarebbe stata la prima vittoria di Nadal nel regno del grande rivale, a testimonianza dei suoi grandi progressi sull'erba ed in barba a chi lo considerava 'semplicemente' uno straordinario terraiolo.

Avrebbe vinto anche un altro Wimbledon, due anni dopo. Due vittorie contro le otto di Roger, un pò quello che in questi anni è accaduto in Francia dove soltanto una volta il fuoriclasse elvetico è riuscito a trionfare nel reame 'nadaliano', contro i mostruosi 12 titoli del maiorchino. Sono passati tanti anni, eppure Roger e Rafa sono ancora qui, pronti a giocarsi l'ennesima finale e l'eventualità di sfidare il terzo componente della 'sacra triade' nell'ultimo atto, Nole Djokovic che secondo i bookmakers è il grande favorito di Wimbledon.

I precedenti a Wimbledon

Sulla mitica erba londinese i due grandi rivali si sono affrontati soltanto tre volte su 39 sfide complessive, Federer conduce 2-1. Inutile dire che sono state tre finali: la prima giocata il 9 luglio 2006 e vinta da 'King Roger' per 6–0, 7–6, 6–7, 6–3 in 2 ore e 58 minuti, la seconda vinta ancora dal 'maestro' l'anno dopo, esattamente l'8 luglio del 2007 con lo score di 7–6, 4–6, 7–6, 2–6, 6–2 in 3h45'.

L'ultima l'abbiamo già citata, la finale che Rafa vinse in 4h48' il 6 luglio 2008 con il punteggio di 6–4, 6–4, 6–7, 6–7, 9–7. Il bilancio complessivo su tutte le superfici, come noto, pende a favore di Nadal con 24 successi contro i 15 del rivale.

Rafa: 'Io e Roger abbiamo saputo adattare il nostro tennis ai cambiamenti dell'età'

Dunque la quarantesima edizione del 'Fedal', la quarta in assoluto a Wimbledon, va in scena venerdì 12 luglio. Nadal vi arriva dopo la vittoria in tre set contro Sam Querrey che in fin dei conti lo ha impegnato davvero soltanto nel primo, 7-5 lo score in favore dell'iberico che ha chiuso gli altri due parziali con un doppio 6-2.

La sfida con Federer non sarà mai una partita qualunque per lui, a maggior ragione a Wimbledon dopo 11 anni dall'ultimo confronto in finale in cui ebbe la soddisfazione per la prima volta in carriera di sollevare il mitico trofeo. "Rtrovare Roger a Wimbledon dopo 11 anni significa tanto per me, ma credo sia lo stesso anche per lui. Non credo che imparerò cose nuove in questo match, so bene che avrò di fronte il miglior giocatore sull'erba di sempre e, dunque, devo dare il massimo per vincere. Credo che tanto io quanto Roger - aggiunge - abbiamo ottenuto risultati così grandiosi che all'inizio delle nostre carriere non erano nemmeno ipotizzabili. Il merito è quello di aver saputo adattare il nostro Tennis in base ai cambiamenti imposti dall'età.

Oggi sono meno veloce di quando ero giovane, ma sono migliorato al servizio". Sulla stessa lunghezza d'onda le dichiarazioni di Federer. "Credo che nessuno si sarebbe aspettato di trovarci ancora qui, solidi e dominanti per così tanti anni. Ma siamo ancora qui". Con la vittoria nei quarti di finale in quattro set su Kei Nishikori, inoltre, il campione svizzero ha aggiunto una nuova perla alla sua incredibile collana di record: si tratta della sua centesima vittoria a Wimbledon, nessun tennista nell'Era Open aveva raggiunto la tripla cifra relativa ai successi nelle singole partite di un torneo del Grande Slam.

L'altra semifinale

Il 'Fedal' si prende ovviamente tutti i riflettori, ma c'è anche l'altra semifinale in programma il 12 luglio tra Nole Djokovic e Roberto Bautista Agut.

Il 31enne spagnolo ha raggiunto per la prima volta il penultimo atto in uno Slam, ma il favori del pronostico pendono decisamente dalla parte del numero uno del mondo che nella sua parte del tabellone ha trovato la strada praticamente spianata vista l'uscita precoce di tutti i Top 10 che erano su quel versante. Nell'ultimo match contro David Goffin, l'avversario ha opposto resistenza soltanto nel primo set, per il resto Djokovic ha quasi 'passeggiato'. In vista del match di semifinale e di una finale che tutti danno per scontata, il serbo manifesta grande fiducia alla luce delle sue ottime condizioni. "Credo di aver giocato il mio miglior tennis nelle ultime due partite e, in particolare, contro Goffin nel secondo e nel terzo set".

In riferimento ai due grandi rivali ribadisce ancora una volta "sono questi i tornei che interessano a me, Roger e Rafa" e dribbla la domanda sulla NextGen: "ne abbiamo parlato tante volte, verrà comunque il loro momento".