Matteo Berrettini, ovvero una ventata di aria fresca di cui il Tennis italiano ha tanto bisogno. Il 23enne romano giunge all'appuntamento con Wimbledon da numero 20 della classifica Atp e numero 17 del rank del Championship. Nell'arco di un solo anno è cresciuto tantissimo e può già vantare tre tornei vinti nella sua personalissima bacheca, di cui uno sull'erba di Stoccarda. Obiettivo per Wimbledon? Quello di andare avanti il più possibile, magari agli ottavi di finale dove il tabellone gli riserva l'incrocio sognato da ogni giovane tennista. Il suo avversario, infatti, si chiamerebbe Roger Federer, l'uomo dei record ed indiscusso re del torneo britannico.

In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Matteo parla del suo sogno e del suo amore per l'erba.

'Mi sono scoperto portato per l'erba in Coppa Davis'

La magia di Wimbledon, unica per un giovane tennista, soprattutto un atleta come Matteo Berrettini che si è scoperto molto portato per l'erba. "Una scoperta casuale - racconta Matteo alla Gazzetta - fatta in Coppa Davis a Calcutta, in India. Mi sono trovato benissimo sull'erba, mi dà sensazioni positive che ho ritrovato anche a Stoccarda". Davvero magnifico il suo percorso sull'erba tedesca, dove ha eliminato Kyrgios e Khachanov, tra gli altri, prima di sollevare il trofeo battendo in finale Félix Auger-Aliassime. Una settimana dopo Berrettini si stava ripetendo ad Halle, dove è stato fermato in semifinale da David Goffin.

Una grande delusione per lui, visto che in finale avrebbe affrontato Roger Federer. Il destino adesso lo ha messo dalla stessa parte del tabellone del fuoriclasse svizzero. Un caso fortuito determinato dal problema fisico di Coric che lo ha costretto a rinunciare a Wimbledon. Berrettini è diventato testa di serie numero 17 ed è stato catapultato dalla parte di Federer con la possibilità di affrontarlo agli ottavi di finale.

"Sarebbe stupendo giocare contro Roger, vorrebbe dire che sono arrivato agli ottavi. Ma a parte le battute, giocare contro di lui a Wimbledon è un qualcosa che sogno di raccontare un giorno ai miei figli".

'Il mio favorito è Djokovic'

Il suo amore per Roger parte da lontano, da una finale di Wimbledon che gli è rimasta assolutamente nel cuore.

Era il 2009, Federer superò al quinto set Roddick vincendo per la sesta volta il torneo. Matteo Berrettini aveva 13 anni. "Lo ricordo come se fosse ieri, partita incredibile. La vidi in tv al centro estivo di Genazzano, vicino Roma e non mi sono scollato nemmeno per un secondo. Una soddisfazione enorme pensare che, lo scorso anno, a Genazzano facevano vedere la mia partita". Sebbene Federer sia un 'favorito d'obbligo' in quello che più di tutti è il suo torneo, Berrettini non lo vede il numero uno nell'edizione che sta per iniziare. "Se giochi sull'erba, Roger è sempre favorito, ma io penso che quest'anno vincerà Djokovic". Berrettini esordirà a Wimbledon domani, 2 luglio, contro Aljaž Bedene.