Dobbiamo innanzitutto tributare un lungo a meritato applauso a Roberto Bautista Agut che, probabilmente, ha giocato una delle migliori partite della sua carriera. Il 31enne spagnolo ha dimostrato di meritare il traguardo raggiunto, la semifinale di Wimbledon per la prima volta nella sua parabola sportiva. Purtroppo per lui, dall'altro lato c'era il più forte giocatore del mondo, detentore del titolo di Wimbledon e grande favorito anche in quest'edizione. Un pronostico che non si schioda di un millimetro dopo ciò che Novak Djokovic ha fatto vedere sull'erba londinese in questo match.

Il serbo, dunque, giocherà la sesta finale della sua incredibile carriera ed andrà a caccia del suo quinto titolo.

Bautista Agut inizialmente imballato, poi cresce ed impegna Nole

Chi riteneva che questo match potesse rappresentare una sorta di comoda esibizione per 'Djoker' prima dell'attesa sfida tra Rafa Nadal e Roger Federer si sbagliava, anche se i primi scambi sembrano testimoniare questa previsione. Lo spagnolo è nervoso, Nole gioca in scioltezza e dà certamente l'impressione di voler chiudere la pratica il più presto possibile. Il primo set in effetti dura meno di 36 minuti, Djokovic lo porta a casa sul 6-2. Bautista Agut è comunque memore della partita vinta proprio su Djokovic circa tre mesi fa a Miami, anche allora il serbo si era aggiudicato facilmente il primo set: libero dalle emozioni 'wimbledoniane', il tennista iberico inizia a giocare in maniera più aggressiva e sorprende l'avversario: scappa sul 3-1, rischia di aggiudicarsi il quarto game con Djokovic che resta aggrappato al servizio, ma in fin dei conti la sostanza non cambia.

E' lo sfavoritissimo Roberto a menare le danze ed a chiudere in suo favore sul 6-4 che tiene vivo il suo grande sogno.

La svolta nel terzo set

Il pubblico di Wimbledon applaude, Djokovic appare infastidito dalla piega che sta prendendo il match e rischia di pagare l'evidente nervosismo visto che Bautista Agut non gli lascia davvero nulla.

Il gioco si mantiene equilibrato con il serbo che inizia a testare il passante di rovescio dell'avversario: sembra il suo tallone d'Achille, Nole ha trovato la chiave che gli permette di prendersi un break ed andare sul 4-2. Il game successivo è uno dei più intensi della storia recente di Wimbledon, Bautista Agust si porta sul 15-40 e sta per strappare il servizio al numero uno del mondo, Djokovic inizia a giocare il suo Tennis ed annulla due palle break, la seconda con un rovescio vincente dopo uno scambio-fiume di ben 45 colpi.

Il gioco conquistato cambia l'inerzia del match, Nole andrà ad aggiudicarsi il set (6-3) con una volée che prende il nastro e va a punto: siamo sul 2-1 nel computo dei parziali. Nel quarto e definitivo set, l'avversario sembra decisamente sfiancato mentre Djokovic non è minimamente vicino alla riserva: eloquente lo score di 6-2, come nel primo set.

Nole si complimenta con l'avversario

A fine partita, nelle classiche dichiarazioni a caldo, Novak Djokovic si complimenta con l'avversario appena sconfitto. "Bautista Agut ha giocato davvero bene e nei primi giochi del terzo set la partita sarebbe potuta andare in maniera diversa. Sono dunque contento che sia andata a modo mio", sottolinea il numero uno del mondo che esulta per l'ennesima finale raggiunta. "Ancora in finale - esclama - ed è un sogno che diventa realtà".