Roger Federer spegne oggi 38 candeline, un'età che per qualunque tipo di disciplina sportiva sarebbe quasi proibitiva. Ma il 'maestro' svizzero non ha nessuna intenzione, al momento, di pensare al ritiro. Smaltita la delusione per la sconfitta in finale a Wimbledon contro Nole Djokovic al termine di una delle partite più epiche della sua carriera, il numero 3 del mondo si appresta ad atterrare a Cincinnati dove lo attende il Western & Southern Open, fondamentale tappa di avvicinamento all'ultimo Slam di stagione a Flushing Meadows. Qui cercherà l'immediata rivincita contro il serbo che gli strappato sul filo di lana il nono trionfo a Wimbledon.

Incerta la presenza di Rafa Nadal, attualmente impegnato ai Canada Open in quel di Montreal.

Tanti auguri Roger

Sono dunque 38, il Tennis festeggia l'uomo dei record. Roger ha ancora l'entusiasmo di un debuttante e nonostante gli 'anta' si stiano avvicinando, continua a rimanere ai vertici del tennis mondiale e si dimostra ancora in grado di conquistare la finale e sfiorare la vittoria in un Major. Ci proverà anche ai US Open, dove ancora Djokovic sarà il grande favorito. In effetti, se togliamo la terra del Roland Garros dove Nadal ha confermato il suo incredibile impero, la stagione del numero uno del mondo potrebbe essere trionfale. Tornando a Roger è difficile, in circostanze come queste in cui si ripercorre una grande carriera, identificarne i momenti chiave.

I trionfi sono così tanti che, davvero, non basterebbe una saga cinematografica. Scegliamo due fotogrammi, entrambi recenti: la vittoria agli Australian Open del 2017, la sua rinascita quando in tanti lo ritenevano ormai sul viale del tramonto. Poi la recentissima finale di Wimbledon, quei due match-point gettati al vento che in tanti hanno definito 'non da Roger'.

In realtà lo rendono semplicemente più umano, così come la sua 'maschera' a fine partita, quella delusione tangibile che ha chiuso nel cuore insieme alle tante gioie: l'immagine di un campione che al momento sta avendo la meglio anche su un avversario invincibile come il tempo che scorre, ma sa bene che comunque vada è destinato a perdere questa partita, prima o poi.

Cincinnati tappa di preparazione ai US Open

A breve iniziano gli Open di Cincinnati, domenica 11 agosto. Federer e Djokovic ci saranno, incerta come già detto la presenza di Nadal, bisognerà attendere gli sviluppi a Montreal. Lo scorso anno vinse Djokovic battendo 'King Roger' in due set nella finalissima e tagliando uno storico traguardo: è diventato il primo giocatore a completare i Career Golden Masters, sollevando l'unico trofeo Masters 1000 che gli mancava e sfatando una sorta di maledizione dopo cinque finali perse. Cincinnati nella sua storia recente è stata una delle tante terre di conquista di Federer che ha vinto il titolo per ben 7 volte. Per Nadal invece un solo successo, quello del 2013 superando all'ultimo atto John Isner.

Sarà dunque la penultima tappa dell'estate tennistica americana, prima di un'edizione dei US Open che promette grande tennis e spettacolo. Che in vista del successo finale si parli sempre dei 'fab 3' è ormai un'abitudine, decisamente forzata visto che mai come ora nella storia del tennis la cosiddetta NextGen sembra lontana dai re, forse 'vecchi' ma tutt'altro che logori.