Rafa Nadal come da pronostico, tre set in scioltezza contro John Millman che non ha ripetuto il 'miracolo americano' dello scorso anno quando si era permesso di arrestare il cammino di Roger Federer a Flushing Meadows. Il maiorchino può alzare la testa e sorridere: sebbene nel Tennis tutto può accadere e la giornata storta è sempre dietro l'angolo, è anche vero che dalla sua parte di tabellone c'è stata una vera 'strage' di papabili semifinalisti, considerati tali almeno nei pronostici della vigilia che, come sempre, sono relativi. La finale più quotata dai pronostici è ovviamente quella tra Nadal e Novak Djokovic, Nole è il grande favorito anche se il suo cammino sembra più complicato rispetto a quello dello spagnolo, visto che dalla sua parte ha Daniil Medvedev e, soprattutto, Roger Federer che potrebbe affrontarlo in semifinale.
Più 'anarchica' la parte bassa del tabellone, quella di Nadal per l'appunto e se si parla di 'anarchia' viene fuori un nome su tutti, quello di Nick Kyrgios.
Kyrgios, un ciclone al primo turno
'Ciclone' è un termine che calza a pennello al discusso australiano. I cicloni sono incontrollabili e Nick Kyrgios è il più imprevedibile dei tennisti: dotato di qualità che potrebbero spedirlo direttamente tra i Top 5 del ranking a cui fa da contrappeso un'estrema fragilità nervosa che spesso sfocia in manifestazioni assolutamente scandalose. Quella di Cincinnati, davvero indecorosa, è stata solo l'ultima della serie. Però Kyrgios è anche il tennista capace di impegnare severamente Nadal a Wimbledon e di vincere a Washington battendo in finale un talento puro come Medvedev.
Con lui in campo le previsioni sono davvero difficili, ma chissà che una situazione come quella che si è determinata dopo il primo turno ai US Open non possa motivarlo ulteriormente. Potenzialmente, non crediamo di bestemmiare, la semifinale potrebbe essere nelle sue corde e la possibile sfida contro Rafa Nadal nel penultimo atto potrebbe davvero costituire la perla di una stagione finora in chiaroscuro.
Intanto ci godiamo la sua prestazione contro Steve Johnson nella quale, al solito show extra-campo con angolo e giudice di sedia, ha unito un eccellente tennis: 53 vincenti in 2 ore e 3 set di partita; di questi 24 alla voce ‘aces’.
Parte bassa: in corsa anche Zverev e tre italiani
Nella parte bassa del tabellone c'è anche Alexander Zverev, protagonista di una stagione sconcertante e decisamente negativa.
Al primo turno ha faticato più del dovuto, vedremo in seguito. Il versante di Nadal presenta inoltre il 'cannoniere' russo Andrey Rublev che sta diventando specialista nel sovvertire i pronostici che lo riguardano e parla anche parecchio italiano considerato che ci sono ben tre azzurri, Thomas Fabbiano, Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego. Dunque il gran ballo newyorchese presenta opportunità per tutti, a volte basta solo la musica giusta.