La NextGen del Tennis cerca di uscire dall'ombra dei 'fab 3' e si affida a Daniil Medvedev. Il giovane moscovita è il primo semifinalista dei US Open, dopo aver battuto in quatto set Stan Wawrinka e, nonostante qualche evidente acciacco, probabilmente causato da un'estate intensa e giocata ad altissimi livelli, si candida ad arrivare fino in fondo a New York. Dopo Novak Djokovic, ora fuori dai giochi, Rafa Nadal e Roger Federer, il russo era considerato il primo ousider in grado di interrompere il dominio dei 'soliti noti', un ruolo che sta interpretando a dovere nonostante il suo torneo non sia stato sicuramente 'liscio'.

Finora gli è costato carissimo in termini economici alla luce delle tante multe ricevute: dopo il primo turno contro Gunneswaran ha ricevuto una multa di 7500 dollari per verbal abuse, dopo la vittoria contro Dellien una multa di 2500 dollari per equipment abuse. Le peripezie dell’incontro di terzo turno contro Feliciano Lopez gli sono invece costate un’ammenda complessiva di 9000 dollari, 5000 dollari per condotta antisportiva e altri 4000 dollari per il gestaccio rivolto al pubblico. Al termine del match vinto contro Wawrinka, però, Daniil si è sinceramente scusato con la gente di New York ricevendo in cambio scroscianti applausi. Gli servirà tutto, anche un clima più sereno, nei prossimi impegni che potrebbero proiettarlo sul trono dell'ultimo Slam di stagione.

La partita, Daniil stringe i denti

Medvedev contro Stan Wawrinka e nessuno dei due scoppia di salute. Il russo non si muove con la sua consueta elasticità e, dopo alcuni giochi, si fa fasciare la gamba dal fisioterapista. Nemmeno lo svizzero sta bene, avrebbe avuto problemi intestinali immediatamente dopo l'ottavo contro Djokovic.

Alla luce di movimenti che non posso essere troppo sciolti, Medvedev gioca prevalentemente da fondocampo, ma commette anche numerosi errori (saranno ben 9 i doppi falli nel primo set) e il suo avversario non è da meno, sbaglia tanto e soprattutto litiga con il rovescio. Tuttavia, grazie ad un break iniziale, Daniil si ritrova a servire per il set sul 5-4, ma subisce il break che riporta il maturo elvetico in partita: si proseguirà fino al tie-break che Medvedev si aggiudica 8-6.

Impatto diverso nel secondo parziale, dominato dal moscovita che chiude sul 6-3 contro un avversario chiaramente sofferente, ma Stan-The-Man ha sette vite e ne ripesca una nel terzo set, favorito dall'approccio molle dell'avversario che va in affanno e subisce, fino alla sconfitta nel parziale (6-3 per Wawrinka) che riapre il confronto. Lo svizzero però paga eccessivamente lo sforzo, Medvedev inizia a picchiare come un fabbro nel quarto set e Stan alza bandiera bianca, finisce 6-1 con le porte della semfinale che si schiudono per Daniil: la sua quarta semfinale negli ultimi quattro tornei oltre oceano. Nelle tre precedenti circostanze è andato in finale, a Cincinnati ha vinto: negli ultimi 35 giorni ha disputato qualcosa come 21 partite vincendone 19, sono i numeri di un'incredibile macchina da tennis che non ne vuol sapere di incepparsi, salvo problemi fisici che speriamo non abbiano la meglio: Medvedev non lo merita per quello che ha offerto finora a New York.

Le scuse al pubblico

Siamo d'accordo che ha offerto anche performance extratennistiche poco edificanti, ma qui scatta la sua voglia di rinconquistare il pubblico. Intanto l'ammissione di non essere al top dal punto di vista fisico: "pensavo di ritirarmi alla fine del primo set, già nel primo game ho sentito tirare il quadricipite. Così mi hanno fasciato e dato un antidolorifico che per fortuna ha fatto effetto". Poi le sue scuse al pubblico: "vi dico due parole, siete elettrici e controversi. Da parte mia ammetto di non aver fatto cose belle, però nonostante tutto tra di voi c'è ancora chi mi sostiene. Io cerco solo di essere sempre me stesso e, dunque, scusatemi tutti e grazie di tutto".