Il grande ciclismo del World Tour non farà nessuna fermata negli Stati Uniti nella stagione 2020. Il Giro di California, l’unica corsa americana del calendario mondiale, è stato annullato dalla società organizzatrice AEG Sports.
Alla base di questa decisione inattesa ci sono delle difficoltà economiche, come spiegato dalla presidentessa dell’organizzazione Kristin Klein. Sull’argomento è intervenuto anche Jonathan Vaughters, team manager della squadra americana EF Education First, dando una visione ancora più chiara di come sia difficile portare avanti le gare di Ciclismo negli Stati Uniti.
Klein: ‘Determinare se esiste un modello di business’
Il Giro di California era una delle corse emergenti del ciclismo mondiale, una gara che in pochi anni era riuscita ad attrarre grandi campioni ed entrare nel World Tour. Il suo posizionamento in calendario aveva suscitato molte perplessità per la sovrapposizione con il Giro d’Italia, diventando il più lampante confronto tra il ciclismo dei paesi storici e quello nuovo di matrice anglosassone. A dispetto di un’apparente forza economica che sembrava poter spingere la corsa verso una crescita esponenziale, il Giro di California non si terrà nel 2020 e rischia seriamente di aver concluso qui la sua storia.
La presidentessa dell’organizzazione Kristin Klein ha annunciato la cancellazione della prossima edizione della corsa e la ricerca di una nuova formula per equilibrare costi e ricavi e poter eventualmente tornare nel 2021.
“Questa è stata una decisione molto difficile da prendere, ma le basi commerciali del Giro di California sono cambiate da quando abbiamo lanciato la corsa 14 anni fa” ha annunciato la Klein. “Ogni anno è diventato sempre più impegnativo allestire la gara. Questa nuova realtà ci ha costretto a rivalutare le nostre opzioni e stiamo valutando attentamente ogni aspetto del nostro evento per determinare se esiste un modello di business che ci possa permettere di rilanciare la corsa dal 2021” ha dichiarato la presidentessa dell’organizzazione.
Vaughters: ‘Difficile organizzare un grande evento di ciclismo’
A decretare la chiusura del Giro di California sono state le difficoltà economiche, derivate non tanto dalla mancanza di sponsor quanto dallo scarso sostegno degli enti pubblici. La mancanza di una profonda e consolidata cultura ciclistica è stata la vera causa che ha portato il Giro di California a questa situazione di stallo.
Lo scontro frontale tra il vecchio e il nuovo ciclismo si è così risolto in questo caso a favore della storia, delle corse tradizionali che vengono sostenute dagli enti pubblici come strumento di promozione del territorio e di valorizzazione dell’identità culturale.
La situazione che stanno vivendo gli organizzatori di corse ciclistiche americane è stata testimoniata da Jonathan Vaughters, ex corridore ed ora Team manager della EF Education First. “Negli Stati Uniti il mercato è diverso perché le corse sono interamente finanziate dai privati. I costi del Giro di California credo siano simili a quelli del Tour de France” ha spiegato Vaughters. “Questo succede perché il governo e i comuni non sponsorizzano mai il ciclismo.
Il nostro sistema politico non è orientato a questo. Al Giro di California bisogna pagare per chiudere le strade, l’area intorno alla partenza e quella intorno all’arrivo. In Francia il governo sostiene il Tour, negli Stati Uniti bisogna pagare per tutto e diventa difficile organizzare un grande evento” ha dichiarato Vaughters.