Cinque anni dopo il primo successo, il belga Jelle Wallays è tornato a firmare la Parigi - Tours. La classica francese ha confermato il percorso inaugurato nell’edizione passata, caratterizzato dai tratti di sterrato in mezzo ai vigneti: la corsa si è rivelata molto dura e selettiva, condizionata però da un’infinità di forature. Ne ha fatto le spese soprattutto Niki Terpstra, rimasto per due volte appiedato e capace di una rimonta entusiasmante che però non ha messo in pericolo il successo di Wallays.
Parigi - Tours, Andersen fora mentre è al comando
La nuova Parigi - Tours inaugurata un anno fa ha ribadito tutto il suo fascino ma anche le sue criticità. Il tracciato è stato stravolto dalla scorsa edizione, con l’inserimento di una decina di chilometri di strade sterrate, a volte delle vere e proprie mulattiere, molto diverse dalle levigate strade bianche senesi a cui gli organizzatori francesi hanno cercato di ispirarsi. Il risultato è stata una gara con un’ambientazione molto suggestiva ma con un numero incredibile di forature che hanno ridotto la corsa quasi ad una lotteria.
La Parigi - Tours è entrata nel vivo molto presto con un’azione solitaria del campione in carica Soren Kragh Andersen.
La Groupama di Arnaud Demare ha tenuto in pugno il gruppo per buona parte della corsa, chiarendo le intenzioni dello sprinter francese. Andersen è stato particolarmente sfortunato forando a circa 45 km dall’arrivo in un tratto sterrato in cui non era seguito dall’ammiraglia. L’assistenza neutra è stata molto lenta, un problema riscontrato anche con tanti altri corridori, e Andersen si è così visto superare da Jelle Wallays, uscito dal gruppo da qualche chilometro.
Terpstra, rimonta da podio
Wallays ha impostato un bel ritmo, mentre la rincorsa del gruppo si è via via affievolita, con una netta selezione ad ogni tratto di sterrato. Demare è rimasto senza compagni abbastanza presto e con il plotone ormai ridotto ad una ventina di uomini nessun’altra squadra ha potuto organizzare un vero inseguimento.
Wallays ha così aumentato il vantaggio ad oltre un minuto, mettendo le mani sulla corsa con molto anticipo.
Naesen e Bak, all’ultima corsa della carriera, sono stati tra i più vivaci in gruppo, ma il corridore più forte si è dimostrato Niki Terpstra. Il vincitore del Fiandre 2018 ha avuto la sfortuna di forare due volte negli ultimi 50 km, ma è sempre riuscito a recuperare e a 5 km dall’arrivo ha trovato altre energie per partire all’attacco seguito da Naesen. Per riaprire la corsa è stato però troppo tardi. Jelle Wallays ha perso terreno nel finale ma ha condotto in porto la sua avventura vittoriosa conquistando la sua seconda Parigi – Tours. Terpstra ha battuto Naesen per il secondo posto, poi Demare ha anticipato gli altri giunti alla spicciolata, a riprova di una corsa davvero impegnativa.