L'anno di Rafael Nadal, l'ennesimo della sua straordinaria carriera. Il 2019 del Tennis consegna decisamente l'Oscar come miglior attore protagonista al maiorchino che ha vinto due Slam, oltre alla consueta affermazione al Roland Garros ha aggiunto anche quella ai US Open ed è riuscito a tornare in vetta al ranking raggiungendo il 'club' esclusivo dei tennisti che sono stati al numero uno per 200 settimane. Con i suoi 33 anni e 175 giorni, Rafa è il più 'anziano' a raggiungere questo obiettivo. Anche la stagione di Novak Djokovic è stata grandiosa con due Slam aggiunti in bacheca, Melbourne e Wimbledon, quest'ultimo al termine dell'epica finale con Roger Federer che merita certamente il premio simbolico di 'match del 2019'.

Il fuoriclasse svizzero dal canto suo si conferma intramontabile ed ancora ultracompetitivo sull'erba, visto che il nono sigillo a Wimbledon gli è davvero sfuggito di un nulla e riteniamo che difficilmente potrà dimenticare quei due match-point falliti.

'Fab 3' ancora dominanti

I 'Fab 3' sono gli unici ad aver sfondato il muro dell'80 % di vittorie nel corso dell'anno solare, in tal senso sono ancora dominanti anche se le distanze con la NextGen si sono accorciate. Portacolori della nuova generazione certamente Daniil Medvedev che ha portato a casa due Masters 1000 sfiorando inoltre il colpaccio alla sua prima finale Slam a New York e Stefanos Tsistipas che ha vinto le Finals. Nota di merito anche per Dominic Thiem, finalista al Roland Garros ed alle Finals.

Il 2019 è stato un anno finalmente soddisfacente per il tennis italiano che, per la prima volta, ha portato due giocatori in Top 10 Atp nell'arco di dodici mesi: prima Fabio Fognini, vincitore tra l'altro del Masters 1000 di Montecarlo (poi sceso in classifica ed attulamente dodicesimo) e, successivamente, Matteo Berrettini che ha chiuso l'anno in ottava posizione ed è stato capace di qualificarsi per le semifinali dei US Open e per le Finals, cosa che ad un tennista del Bel Paese non accadeva da oltre 40 anni.

Vittorie/sconfitte: Nadal mostruoso, Federer fa meglio di Djokovic

Le cifre di Nadal sono assolutamente mostruose per quanto riguarda il bilancio di vittorie/sconfitte nel 2019: lo spagnolo chiude con un 58-10, tradotto in percentuale fa registrare l'85,29 % di vittorie. Federer non ha vinto Slam, ma in questa percentuale gli sta immediatamente dietro con l'85,09 % (57-10).

Terzo Nole Djokovic, 60-12 con l'83,33. Tanto per dare un'idea della supremazia dei tre grandi, il paragone letto con le fredde cifre rispetto al bilancio dei giovani: Medvedev chiude con il 73,75 %, Thiem con il 69,01, Tsitsipas con il 68,18 e Sascha Zverev con il 64,38. Il gap tra le due generazioni viene evidenziato soprattutto negli Slam anche se c'è da sottolineare come Thiem e Medvedev siano riusciti comunque a raggiungere le finali a Parigi e New York. Per quanto riguarda gli italiani, Berrettini chiude con il 65,75 % di vittorie mentre Fognini paga decisamente i problemi fisici evidenziati dopo Montecarlo e la sua percentuale del 53,57 è tutt'altro che lusinghiera. Jannik Sinner, il talentino che sta letteralmente bruciando le tappe, chiude il 2019 con un 73,03 %, davvero niente male.

Rafa, Nole e Roger: le percentuali per superficie

Andiamo a scorporare questi dati dividendoli per singole superfici. Per Rafa Nadal la terra è sempre la sua casa, chiude con un 21-3 e la percentuale dell'87,5, la stessa sul cemento dove si conferma altrettanto competitivo mentre sull'erba registra un 5-3, 62,5 %. Per Djokovic 83,33 su terra (15-3), 82,35 su cemento (28-6) e 8-1 sull'erba (88,88). Infine Federer che sulla terra, dove tornava dopo oltre tre anni, chiude con l'81,81 % di successi (9-2), 29-5 su cemento con l'85,29 ed 11-1 sull'erba, 91,66: sarebbe stato al 100 % senza quei due match-point gettati alle ortiche, ma ormai è storia.